Si è svolta questa mattina, presso la Sala dell’Orologio del Municipio di Torino, l’audizione dei primi firmatari della petizione popolare che propone lo svolgimento di 6 referendum consultivi cittadini, a sostegno della delibera presentata dal consigliere comunale radicale Silvio Viale. L’audizione si è svolta di fronte alle commissioni congiunte II, IV, e V.
La petizione popolare, promossa dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta, chiede al Consiglio comunale di Torino di abbinare i referendum alle elezioni europee della prossima primavera.
Sono intervenuti a illustrare l’iniziativa Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta), Giulio Manfredi (Comitato nazionale di Radicali Italiani) e Alfonso Badini Confalonieri (Alleanza per la Città).
I quesiti riguardano:
1) Città metropolitana (affinché sia costituita da Torino e dai comuni di prima e seconda cintura e non dall’intera Provincia di Torino).
2) Regolamentazione dell’attività di prostituzione.
3) Politiche di riduzione del danno sulle droghe con apertura di “narcosale” in città e la riattivazione dell’Agenzia comunale sulle tossicodipendenze.
4) Riduzione del consumo di suolo tramite riutilizzo delle aree già edificate e l’istituzione di un fondo di compensazione ecologica in caso di occupazione di nuovi terreni.
5) Istituzione del “road pricing” (pedaggio d’ingresso) per finanziare il completamento della prima linea di metropolitana e della seconda linea, da attivare solo quando tali opere entreranno in funzione.
6) Costruzione della ruota panoramica al Valentino.
Igor Boni e Giulio Manfredi hanno dichiarato:
Da parte di alcuni consiglieri abbiamo sentito sollevare la preoccupazione su ‘quale messaggio diamo ai cittadini con i referendum’? Noi rispondiamo con forza che il problema è esattamente l’opposto, cioè consentire ai cittadini di dare un messaggio alle Istituzioni su alcuni dei temi che riteniamo centrali per la città. E ciò vale soprattutto per i referendum più problematici, quali quelli sulla riduzione del danno in materia di droghe e sulla regolamentazione della prostituzione. Auspichiamo che il Consiglio comunale affronti con rapidità innanzitutto le modifiche statutarie necessarie per accorpare i referendum alle prossime elezioni europee (risparmiando soldi e assicurando così una buona partecipazione popolare) e poi che si esprima nel merito, convocando i referendum. Siamo disponibili ad una riformulazione dei quesiti secondo quanto verrà proposto dai pareri tecnici e dai consiglieri stessi, a condizione che non vengano stravolti o snaturati.
In merito al quesito sul “road pricing” Alfonso Badini Confalonieri ha aggiunto:
Il road pricing è l’unica possibilità, in questa fase di gravissima crisi economica, per finanziare il completamento della prima linea della metropolitana e la realizzazione della seconda linea. Dai dati a disposizione si evince che i veicoli che entrano ogni giorno in città sono circa 420.000. Ipotizzando un pedaggio (tassa di scopo) di 1 euro o 1,5 euro al giorno si riuscirebbe ogni anno ad avere a disposizione tra i 70 e i 100 milioni di euro, che potrebbero essere utilizzati per il pagamento delle opere. Preciso che il nostro progetto prevede di istituire il pedaggio solo quando le nuove linee della metrò entreranno in funzione.
Torino, 12 giugno 2013
per approfondimenti: http://www.associazioneaglietta.it/cosa-facciamo/torinosimuove/