Rispetto della vita significa rispettare le persone e l’ideologia della sofferenza è contro la vita delle persone. L’Argentina di Papa Francesco non è certamente un modello da riesumare.
Questo il commento del presidente di Radicali Italiani, il ginecologo torinese Silvio Viale, al nuovo appello di Papa Francesco contro l’aborto e l’eutanasia rivolto questa mattina ai “Biker delle Harley”.
Silvio Viale ha così proseguito:
Non ho nulla contro il fatto che il Papa esprima le proprie opinioni e ricordi ai propri fedeli di non peccare, ma non credo che il modello preferibile sia quello di una Argentina pre 194 che vieta l’aborto e chiude gli occhi sulle sofferenze dell’aborto clandestino. E’ anche grazie alle interferenze intransigenti della Conferencia Episcopal Argentina se le donne argentine abortiscono di più di quelle italiane con un tasso triplo di abortivitá. Rispettare la vita delle donne è un criterio irrinunciabile di civiltà e non è costringendole alla clandestinità dell’aborto che le si dimostra rispetto. Lo stesso vale per il fine vita, quando la vita è stata vissuta e la morte si avvicina inesorabile. Rispettare la vita delle persone significa anche consentire di morire con dignità senza sofferenze con l’ausilio della medicina. Io rispetto l’ideologia della sofferenza di Papa Bergoglio. Non la condivido, ma la rispetto. Non chiedo a lui di condividere la nostra visione della vita, nemmeno di rispettarci, ma chiedo di non imporci per legge la sua ideologia. Si tenga pure la sua Argentina come modello del passato, ma lasci a me la possibilità di guardare all’Olanda come modello del futuro.
Roma, 16 giugno 2013.