Dichiarazione di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, consigliere comunale eletto nel PD, iscritto al PD dalla sua nascita e sostenitore laico di Renzi alle passate primarie, sulle vicende del cosiddetto “rimpasto” e della cosiddetta “fase 2”, che sembrano avviarsi ad una svolta:
“Continuerò a stare in silenzio e non sarò certo io a contestare a priori le scelte di Fassino, ma non sono assente. Il mio è un silenzio vigilante che pone come priorità le necessità di riduzione e razionalizzazione delle spese. Sarebbe un errore, se il ruolo di assessore fosse interpretato come una sorta di capo lobby o di rappresentante sindacale delle deleghe di riferimento. Vale per i vecchi e i nuovi assessori. In previsione della svolta di metà mandato potrebbe essere utile convocare gli Stati Generali della Maggioranza con un bilancio aperto sullo stato dell’arte e le priorità per il futuro. I cittadini sono in grado di capire, se si esce dalla logica del paraocchi dei capi bastone.”
Torino, 13 luglio 2013 .