Ha introdotto la conferenza stampa Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta e da oggi iscritto al Partito Democratico), annunciando che giovedì 31 ottobre, in concomitanza con la manifestazione indetta a Roma da Roberto Giachetti (vice-presidente della Camera dei Deputati, in sciopero della fame per ottenere la modifica della legge elettorale), anche a Torino si terrà una manifestazione sotto la Prefettura, in Piazza Castello, alle ore 11:00.
Boni ha ricordato come nel 1993 i i cittadini italiani avevano scelto, tramite un referendum indetto dai radicali e da Mario Segni, un sistema elettorale uninominale. Il Parlamento impose loro invece la legge “Mattarellum”, con una quota proporzionale del 25%.
E’ poi intervenuto l’avvocato Mauro Anetrini (iscritto all’Associazione Aglietta), che ha brevemente illustrato i contenuti del ricorso da lui presentato nel febbraio 2008 alla Corte di Giustizia Europea contro la legge “Porcellum”, che sostanzialmente nega ai cittadini italiani il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, poiché con il sistema delle liste bloccate consegna tale scelta a 4 o 5 persone, i segretari dei partiti che riusciranno a superare lo sbarramento elettorale.
Simona Randaccio (renziana di “Adesso Torino”) ha ricordato come la sua associazione abbia lanciato un digiuno a staffetta a sostegno di quello di Roberto Giachetti; tutte le informazioni e le modalità di adesione sono reperibili su www.ateniesi.it
Massimo Negarville (presidente Liberà Eguale) ha posto l’accento sull’esigenza di arrivare ad una modifica della legge elettorale che tenga conto del fatto che il sistema politico italiano non è bipolare; è francamente intollerabile che il PD, con il 29% dei voti, detenga il 55% dei seggi alla Camera dei Deputati! Nemmeno i fascisti nel 1924 con la legge Acerbo avevano previsto un premio di maggioranza così abnorme!
Per Negarville il PD non può fare la voce grossa a Roma contro il Porcellum e poi dimenticarsi che nelle regioni rosse esistono leggi elettorali peggiori del Porcellum, come quella esistente in Toscana.
La scelta dei candidati nei collegi uninominali dovrà essere fatta con primarie.
Davide Gariglio (consigliere regionale PD, sostenitore di Matteo Renzi) ha riassunto così i guasti del Porcellum:non garantisce la governabilità; altera la rappresentanza parlamentare; fa saltare il rapporto fra eletto ed elettore. “E’ inutile nasconderselo, tra di noi ci sono idee diverse sulla legge elettorale, ma ci unisce la convinzione che non possiamo permetterci quella esistente. Sono stato l’unico consigliere regionale ad occuparsi di presentare una proposta di modifica della legge elettorale regionale esistente; la mia proposta ha ottenuto il sostegno di tutto il gruppo consiliare. Prevede l’abolizione del listino bloccato e 4 circoscrizioni elettorali. Sono a disposizione per portare l’iniziativa contro il Porcellum nell’aula di Palazzo Lascaris,con le modalità che studieremo insieme”.
Sono anche intervenuti alla conferenza stampa Silvio Viale (presidente di Radicali Italiani) e Gigi Brossa (Associazione Big Bang).
Torino, 11 ottobre 2013