Questo è il testo di una lettera inviata a fine dicembre 2013, attraverso nostri contatti, ai manifestanti nonviolenti ucraini. La riproponiamo, a maggiore ragione, in questi giorni.
Cari amici democratici ucraini, cari fratelli europei, la vostra battaglia per la democrazia e la libertà, per lo stato di diritto e per il rispetto di ogni cittadino e delle sue opinioni è anche la nostra battaglia. Ormai alcuni decenni fa chiedevamo che la ex-Yugoslavia divenisse parte integrante dell’Unione Europea, perché sapevamo che sarebbe stato l’unico modo per garantire a quel paese una transizione civile verso la democrazia e lo sviluppo economico. Così non fu e le conseguenze le conosciamo tutti anche se oggi quel processo di integrazione sta andando avanti. Oggi noi – con voi – chiediamo che l’Ucraina entri a pieno titolo nella grande famiglia europea per camminare insieme verso il futuro, lasciandoci alle spalle despoti di ogni colore e regimi che opprimono i propri popoli.
Forse non lo sapete ma le folle oceaniche di Kiev che vediamo nei telegiornali sono un aiuto concreto anche a noi, qui nei nostri paesi che già fanno parte dell’Unione Europea. La vostra lotta pacifica e nonviolenta mette in risalto un contrasto stridente tra i nazionalismi che sempre più attanagliano i nostri Stati, con ampie minoranze che chiedono l’uscita dall’Euro e indicano l’Europa come un nemico, e voi che al contrario avete la lungimiranza di vedere un comune destino europeo. Contro l’unione degli stati e per l’unione dei popoli, noi ci stiamo e ci staremo. Se insieme sapremo conquistare per l’Ucraina una vittoria di democrazia e di diritto sarà una vittoria per l’Europa e per ciascuno dei suoi cittadini. Questo messaggio non serve per farvi gli auguri ma per mostrare una vicinanza concreta e fattiva che speriamo di riuscire a dimostrarvi sempre più concretamente nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Che il 2014 sia l’anno della rivoluzione nonviolenta, democratica e civile dell’Ucraina e dell’Europa tutta!
Con affetto.
Igor Boni e Giulio Manfredi (Presidente e Segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta)