Dichiarazione dei tre esponenti radicali Igor Boni, Giulio Manfredi e Silvio Viale che hanno promosso la due giorni (ieri ed oggi) di sciopero della fame per il rispetto delle convenzioni internazionali e dei diritti di difesa dei due militari italiani. All’iniziativa hanno preso parte oltre 70 cittadini:
L’India non può più tergiversare; domani la Corte Suprema decida e decida secondo diritto, senza accondiscendenze a strumentalizzazioni e convenienze interne. I due fucilieri, dopo oltre due anni, aspettano un capo d’accusa che non può certo essere quello derivante da una legge anti-terrorismo e anti-pirateria. L’internazionalizzazione della vicenda, ottenuta grazie al lavoro del Ministro Bonino, è la strada giusta per arrivare ad una soluzione che deve passare da un giusto processo dove siano garantiti i diritti alla difesa. La nostra iniziativa nonviolenta vuole evidenziare la necessità di arrivare ad una soluzione che non può e non deve passare dallo stravolgimento delle convenzioni internazionali sul diritto del mare.
Torino, 17 febbraio 2014