Sono i fatti che continuano a smentire le stupidate dell’Avvenire, che non ha ancora capito che la RU486 rende più facili e sicuri tutti i tipi di aborto, volontari e spontanei, medici e chirurgici, del primo e del secondo trimestre, riducendo i rischi di gravi complicazioni per le donne e la loro fertilità. Non utilizzarla è sempre più classificabile come malasanità.
Silvio Viale, il ginecologo radicale noto per la sue battaglie su 194 e Ru486, interviene per stigmatizzare le “stupidate” con cui l’Avvenire polemizza contro la decisione dei ginecologi toscani di coinvolgere i consultori “come prevede la 194”.
Silvio Viale che è responsabile del più grande servizio italiano di IVG presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino, 3490 aborti nel 2013, ha aggiunto:
L’Avvenire non ha ancora capito che il vero farmaco abortivo è la prostaglandina, la cui azione è preparata dalla RU486. Fa pure finta di non sapere che la procedura medica sia più sicura di quella chirurgica, con l’utilizzo di meno farmaci e con meno complicazioni. Arriva persino a mettere in dubbio l’aspetto dei costi. In Piemonte un aborto medico in Day Hospital costa al Sistema Sanitario Regionale mediamente 500 €, mentre un aborto chirurgico circa 1.100 €. Senza contare il risparmio indiretto in termini di personale, anestesisti, sale operatorie e prestazioni varie. Proprio grazie alla esperienza maturata VENERDÌ 7 MARZO terremo per la prima volta in Italia un CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLE TECNICHE E LE PROCEDURE PER LE IVG, per ora rivolto solo al personale interno, ma in futuro anche agli operatori dei consultori e del SSN. Sono i fatti a smentire le stupidate dell’Avvenire e mi auguro che il ministero recuperi un ventennio di ritardo sulla materia delle IVG e delle patologie abortive.
Torino, 5 marzo 2014.