PROPOSTE IN TEMA DI TRASPARENZA DELLE ISTITUZIONI
FUORI I PARTITI DALLA GESTIONE DELLA SANITA’ PUBBLICA
Esternalizzare le procedure di nomina dei Direttori Generali delle aziende sanitarie regionali, affidandole a società di consulenza esterne. Una proposta di legge in tal senso è stata già presentata in Consiglio Regionale dal PD nell’attuale legislatura (e bocciata dalla maggioranza di Centro-destra), in passato dai Radicali.
ATTUAZIONE COMPLETA DELL’ANAGRAFE PUBBLICA DI ELETTI E NOMINATI
Attuare in modo corretto e completo la L. R. 17/2012 (Anagrafe pubblica degli eletti e nominati), coordinandola con l’attuazione della “legge sulla trasparenza” (D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33). Aggiungere l’anagrafe pubblica dei vitalizi, in modo che ogni cittadino possa conoscere l’ammontare dei vitalizi di tutti i Consiglieri regionali dalla nascita della Regione Piemonte ad oggi, sia quelli già erogati sia quelli che saranno erogati.
COMPETENZE CONTRO APPARTENENZE
Per ridurre l’occupazione da parte dei partiti della cosa pubblica con personale inadeguato e incompetente, vincolare le procedure di nomina, sulla falsariga di quanto approvato dal Comune di Torino ormai due anni or sono, alla pubblicazione online dei bandi, dei requisiti minimi necessari e – soprattutto – dei curriculumdi tutti i concorrenti alla selezione. In questo modo ogni cittadino può valutare la scelta dell’Amministrazione e si riduce di gran lunga la possibilità di scelta dovuta solo ad appartenenze.
ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA ANTI-CORRUZIONE
Assicurare la massima attuazione a livello regionale sia della normativa anticorruzione (L. 6 novembre 2012, n. 190) sia della normativa sulla trasparenza della pubblica amministrazione (il già citato D. lgs. 14 marzo 2013, n. 33). Questo significa non solamente adempiere in modo corretto e completo a quanto prevedono le suddette leggi (a differenza del Consiglio Regionale, la Giunta Regionale non ha ancora nominato né il responsabile anticorruzione né il responsabile della trasparenza) ma significa anche agevolare al massimo il cittadino che intenda segnalare all’amministrazione la mancanza di dati o la presenza di dati inadeguati. A questo scopo occorre pubblicare sui siti istituzionali il “vademecum per esercitare l’accesso civico“.
PROPOSTE IN TEMA DI AMBIENTE E GREEN-ECONOMY
GREEN-ECONOMY, DALLE TROPPE PAROLE AI FATTI CONCRETI
La politica economica degli Stati Uniti ha puntato da anni sullo sviluppo legato alle energie rinnovabili, all’ambiente e alla conservazione e valorizzazione delle risorse naturali. La politica piemontese ha perso troppi treni e occorre recuperare passando dalle parole ai fatti. Risparmio ed efficienza energetica devono essere al centro delle politiche ambientali insieme allo sviluppo delle nuove tecnologie e allo sfruttamento sostenibile delle risorse. Le nostre montagne posseggono un patrimonio forestale e una riserva idrica di valore inestimabile; è necessario favorire filiere energetiche a basso impatto con l’uso razionale delle biomasse per produrre calore ed energia, restituendo ai territori un’economia che oggi pare perduta.
PROTEZIONE DEL SUOLO AL CENTRO DEL GOVERNO DEL TERRITORIO
Dal 2006 l’Europa, con l’approvazione della Strategia Tematica sulla protezione del suolo, ci indica la strada. Mentre la legislazione nazionale non ha ancora prodotto una legge che salvaguardi i suoli noi possiamo e dobbiamo farlo in Piemonte. Dobbiamo approvare una legge regionale per la protezione del suolo che sappia preservare sia le produzioni agrarie sia la possibilità di assorbimento dell’acqua e del carbonio e sappia difendere la biodiversità; sono questi gli elementi essenziali per la salubrità della vita e contro i cambiamenti climatici.
FORESTE PIEMONTESI: UNA MINIERA DI LAVORO E DI ENERGIA RINNOVABILE
Il Piemonte, con circa 800.000 ettari di bosco, possiede una miniera attualmente troppo poco sfruttata da tutti i punti di vista. L’utilizzo delle biomasse è ridotto dalle difficoltà orografiche e dalla parcellizzazione delle proprietà. Occorre incentivare la creazione di consorzi per creare un’economia capace di realizzare un utilizzo sostenibile delle risorse, fornendo materiale per la produzione di calore ed energia, creando posti di lavoro; occorre impostare un mercato dei crediti di carbonio che possa far tornare ai territori risorse economiche da sfruttare per migliorare le condizioni di vita.
ACCORPARE SOCIETA’ PER RIDURRE I COSTI E MIGLIORARNE L’EFFICIENZA
Sul modello di quanto accade nella maggior parte delle regioni del nord-Italia, occorre costruire un Ente territoriale di diritto pubblico che aiuti la Regione nella raccolta dei dati e nell’applicazione delle legislazioni regionali, nazionali ed europee. E’ l’occasione questa per accorpare alcune società partecipate e settori regionali in difficoltà (in ambito agrario, forestale e ambientale), semplificando le strutture, diminuendo il numero di nominati nei consigli di amministrazione, riducendo i costi e al contempo mantenendo le professionalità sviluppate e aumentando di gran lunga l’efficienza.
DENTRO EXPO2015 E NON AI MARGINI
Expo2015 per il Piemonte è un’occasione quasi perduta. Il malgoverno della Giunta Cota ha tra le altre cose inficiato la possibilità per la nostra Regione di avere un ruolo da protagonista. Lasalvaguardia dei territori e la promozione delle risorse enogastronomiche e dei prodotti tipici del Piemonte sono “issues” fondamentali che possono e devono essere agganciate all’evento mondiale del prossimo anno. Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità, che rappresenta un’occasione di ripresa economica e un volano positivo dell’economia agraria piemontese.
IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE: DA CONTRIBUTI A PIOGGIA A VOLANO ECONOMICO
Fino ad oggi, malgrado le raccomandazioni dell’Europa, il Programma di Sviluppo Rurale – che ha portato in Piemonte oltre un miliardo di euro in 7 anni e che partirà proprio nel 2014 con la nuova programmazione 2014-2020 – ha rappresentato solamente un contributo agli agricoltori ma non è stato un volano economico. Le misure ambientali e di miglioramento delle risorse sono uninvestimento sull’ambiente e sulle capacità di produrre a bassi costi e a bassi impatti. Una scommessa da vincere con l’innovazione e la territorializzazione delle misure.
PARCHI REGIONALI COME RISORSA ECONOMICA
La maggior parte dei parchi naturali e delle aree protette della regione non sono valorizzate; valorizzate nel senso tecnico della parola. Si tratta di aree di grandissimo pregio che tuttavia nella maggioranza dei casi sono utilizzate da pochissime persone. In alcune situazioni (Parco della Mandria) invece il numero dei visitatori è rilevante. Nelle strutture maggiormente frequentate occorre non avere il tabù di inserire un modico biglietto di ingresso per creare un notevole introito nelle casse regionali e altrove occorre programmare diffusione della conoscenza e incentivare le attività economiche di chi vive dentro o in prossimità di questi territori. I parchi sono un’opportunità, non un vincolo.
LA RICERCA IN CAMPO ENERGETICO E’ UNA PRIORITA’
Esiste in Piemonte un notevole numero di enti all’avanguardia sui temi della ricerca nei campi delle energie e dell’ambiente. Tutti conoscono il Politecnico ma esistono altre strutture pubbliche o para-pubbliche e tante aziende private che investono e si occupano di ricerca. Occorre fare sistema per ottimizzare le risorse e mettere il più possibile in relazione le strutture e gli enti che oggi troppo spesso lavorano indipendentemente gli uni dagli altri. Dalla ricerca in campo energetico passa il nostro futuro.
Torino, 8 aprile 2014
IGOR BONI
candidato radicale alle elezioni regionali
nella lista del Partito Democratico
(Torino e provincia)