Dichiarazione di Igor Boni (Candidato radicale nelle liste del PD)
In attesa di consegnare nelle prossime settimane alla Corte d’Appello la documentazione ufficiale con le pezze giustificative richieste relative ai contributi ricevuti e le spese effettuate, credo sia importante da subito – in nome della trasparenza che dovrebbe essere richiesta a tutti i candidati – avere idea di quanto è costata la campagna elettorale di ciascuno.
Quelli che pubblico qui di seguito sono dati provvisori ma che sono precisi nell’ordine di grandezza. In totale la mia campagna elettorale come costi vivi è costata circa 8.400 euro, così ripartiti:
– cancelleria 40
– copisteria 140
– spedizioni postali 375
– organizzazione incontri 180
– tipografia 3.680
– pubblicità quotidiani 1.650
– attacchinaggio 850
– gestione sito internet 1.500A tutto questo si dovrebbe aggiungere lo stipendio che ho perso, dato che ho preso un mese di aspettativa non retribuita dal lavoro (IPLA SpA) e l’instancabile attività di una quindicina di persone che a tempo pieno o a tempo parziale hanno contribuito volontariamente per il successo di questa avventura. Credo che nel metodo utilizzato (trasparente, low cost, autofinanziato) abbiamo prefigurato in concreto un modo diverso di fare politica. Dato che come sempre i mezzi prefigurano i fini anche questo è importante.
Ci tengo a sottolineare che in questi oltre trenta giorni abbiamo voluto parlare dei temi, affrontare i problemi e mettere sul tavolo le nostre proposte. Lo abbiamo fatto tra la gente dei mercati e nelle piazze, nelle vie del centro delle città e pubblicamente con comizi. Abbiamo tentato in ogni modo di riconquistare quella nobiltà della politica che purtroppo è schiacciata tra le urla populiste di alcuni e la difesa corporativa degli altri.
Torino, 23 maggio 2014