Alla notizia della sentenza del TAR Piemonte, che ha dato al Comune di Torino sei mesi di tempo per decidere “idonee misure di programmazione e pianificazione degli interventi diretti a eliminare le barriere architettoniche e a migliorare l’accesso degli utenti disabili al servizio di trasporto pubblico”, Giulio Manfredi (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Alessandro Frezzato (Consiglio generale Associazione Luca Coscioni) hanno dichiarato:
Quella stigmatizzata dal TAR è solo una parte dell’inadempienza generale che il Comune di Torino sconta da ben 27 anni: la legge n. 41 del 1986 (art. 32, comme 21 e 22) imponeva a tutti i Comuni l’adozione entro un anno del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), per garantire la piena accessibilità di tutti gli edifici pubblici e degli spazi urbani. Il PEBA manca a Torino come nella maggioranza dei Comuni. L’Associazione Luca Coscioni ha chiesto da tempo a Piero Fassino, nella sua veste di Presidente dell’ANCI, di farsi carico di questa inadempienza; nessuna risposta. I radicali di Torino raccoglieranno le firme dei cittadini su una petizione comunale per richiedere al sindaco Fassino di istituire il PEBA.
La raccolta firme inizierà domenica 21, nel corso della manifestazione “Laici in Piazza”, ai gazebo delle Associazioni Aglietta e Coscioni posti in via Cesare Battisti all’altezza del civico 7, la casa dove viveva Adelaide Aglietta.
Torino, 19 settembre 2014