Il ginecologo radicale Silvio Viale interviene sulla notizia che l’ulipristal (Ellaone) sarà, forse, senza ricetta anche in Italia, ma non il meno costoso levonorgestrel (Norlevo, Lonel), autorizzato nel 2001 quando era ministro Veronesi.
Silvio Viale – che ha più volte prescritto la contraccezione di emergenza per strada e davanti alle scuole, persino alle parlamentari, chiedendo invano ai ministri Sirchia, Storace, Turco, Fazio, Balduzzi e Lorenzin di abolire la ricetta – ha dichiarato
Sono oltre dieci anni che mi batto per abolire la ricetta per la contraccezione di emergenza, beccandomi anche i provvedimenti disciplinari dell’Ordine dei Medici. Avevo persino inviato una ricetta a tutte le parlamentari. Sono, ovviamente, felice che l’agenzia europea dei farmaci (EMA) proponga l’abolizione della ricetta per l’ulipristal acetato (Ellaone), la cosiddetta “pillola dei 5 giorni”, ma non per il levonorgestrel (Lonel, Norlevo), la cosiddetta “pillola del giorno dopo”. A parte la necessità di ribadire che bisognerebbe chiamarle pillola del “subito dopo”, se non del “subito prima”, essendo entrambe molto più efficaci se sono assunte subito senza aspettare, stupisce che si abolisca la ricetta solo al farmaco più costoso. Sarà forse perché è la ditta produttrice a prendere l’iniziativa, ovviamente verso il farmaco più remunerativo, o forse perché nella grande maggioranza dei Paesi europei il levonorgestrel è già senza ricetta, sarebbe paradossale se l’AIFA dovesse abolire la ricetta per l’ulipristal (Ellaone) e non per il levonorgestrel (Lonel, Norlevo). Dal punto di vista scientifico è ormai dimostrato che la contraccezione di emergenza non ha alcun effetto sull’ovulo fecondato, che non ha controindicazioni e che l’indicazione è chiara per la donna che ne ha bisogno. Del resto, l’abolizione della ricetta, come per qualunque altro farmaco per cui non è necessaria (esempio gli antidolorifici) non impedisce un consulto medico per chi lo volesse. Mi aspetto quindi che insieme al più costoso ulipristal venga abolita la ricetta anche per il levonorgestrel.
Torino, 21 novembre 2014