Alla notizia della vendita a Gazprom da parte di ENI della sua quota (20%) nel progetto del gasdotto South Stream, gli esponenti radicali Giulio Manfredi e Igor Boni hanno dichiarato:
Finiamo l’anno con una bella notizia, benaugurante anche per il prossimo. Fin dall’inizio abbiamo avversato la partecipazione italiana nel progetto South Stream, che legava strettamente l’ENI e di conseguenza il nostro paese ai progetti geopolitici di Gazprom e di conseguenza di Putin. L’uscita dell’ENI da quel progetto è la fine dell’ipoteca russa sulla nostra politica energetica.
Se a ciò sommiamo le paginate di pubblicità dell’ENI sui suoi investimeti in Mozambico, non possiamo che rilevare positivamente il “new deal” del nuovo AD Descalzi. Avanti così anche nel 2015.
Torino, 30 dicembre 2014