Dichiarazione rilasciata da Silvio Viale, esponente radicale e consigliere comunale del PD a Torino, sulla querela depositata da Erri De Luca nei suoi confronti:
Erri De Luca mi ha querelato per un tweet politico, deliberatamente polemico e provocatorio quanto si vuole, ma pur sempre politico e lo ha collegato all’udienza che lo vedrà imputato dopodomani a Torino. Per questo ritengo di dovere intervenire per smentire, in primo luogo, ogni collegamento tra il mio post-tweet e il procedimento giudiziario in corso – già nel settembre del 2013 avevo dichiarato di non condividere la denuncia di LTF – e, in secondo luogo, per ribadire che questo non può assolutamente implicare una rinuncia alla critica e alla polemica politica.
Erri De Luca si sente diffamato nella propria reputazione dal fatto che il suo nome compaia in un post-tweet a commento di un articolo de La Stampa sull’incendio dell’auto del proprietario di un albergo che ospita i poliziotti che difendono il cantiere della TAV. Il post-tweet può essere interpretato in molti modi, ma in nessun modo indica Erri De Luca come autore, mandante o ispiratore dell’incendio. Non so neppure se Erri De Luca sapesse dell’incendio, come non so quanto sappia di tutti gli episodi che hanno costellato la valle, prima e dopo la sua calata pubblica in Val di Susa. So, però, che il punto da lui sollevato nella pubblica discussione è il “sabotaggio”, quello della TAV Torino-Lione in particolare, ma anche il “diritto ad usare il verbo sabotare come pare e piace alla lingua italiana”. Credo quindi che dovrebbe cogliere con maggior distacco e minore immedesimazione le interpretazioni di altri attori/autori della scena NoTav e accettare lo scontro politico.
Torino, 18 maggio 2015.