Torino Mad Pride 2015: i radicali dell’Associazione Aglietta partecipano alla manifestazione per l’orgoglio dei matti.
Sabato 13 giugno i militanti dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta parteciperanno alla quarta edizione del Torino Mad Pride, manifestazione organizzata dai malati psichiatrici per rivendicare l’orgoglio di essere “matti”, combattere pregiudizi e discriminazioni, chiedere pari diritti e pari dignità. Un corteo partirà da piazza Carlo Alberto alle 14:00 e si snoderà lungo le vie del centro cittadino per poi concludersi all’ex caserma “La Marmora” in via Asti.
Dichiarazione di Igor Boni, Marco del Ciello e Silvja Manzi, coordinatori Associazione Radicale Adelaide Aglietta:
«Da alcuni anni le organizzazioni di malati psichiatrici in vari paesi d’Europa hanno preso a modello il Gay Pride per manifestare pubblicamente l’orgoglio di essere matti. Ritengono infatti, e noi siamo d’accordo con il loro giudizio, che oggi chi vive un disagio mentale sia vittima di discriminazioni e pregiudizi simili, se non peggiori, di chi ha un orientamento sessuale diverso dalla maggioranza. A Torino, in particolare, il Mad Pride è già arrivato alla quarta edizione, ma la strada da fare per il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza dei “matti” è ancora lunga. I malati psichiatrici infatti subiscono, come anche altre categorie di persone disagiate, le conseguenze della riduzione dello stato sociale e del contemporaneo ampliamento del sistema penale. Queste persone, da un lato, non ricevono cure sanitarie sufficienti e adeguate alla loro condizione, ma dall’altro sono vittime di forme gravissime di limitazione della libertà personale e di violazione dei diritti umani fondamentali. Sono ormai note all’opinione pubblica le condizioni in cui versano gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) – oggi forse in via di superamento a vantaggio di strutture più dignitose –, ma andrebbe prestata attenzione anche ai reparti psichiatrici degli ospedali, dove spesso i pazienti vengono sottoposti a trattamenti invasivi e pericolosi contro la loro volontà. Eppure molti di loro potrebbero condurre vite normalissime: lavorare, amare e divertirsi esattamente come i “normali”. Per questo motivo saremo presenti alla manifestazione di sabato, a fianco dei malati psichiatrici e delle organizzazioni che si battono per il riconoscimento dei loro diritti».