IMMIGRAZIONE: DOMANI RADICALI, LIBERALI E FEDERALISTI EUROPEI INSIEME PER CHIEDERE UNA POLITICA COMUNE EUROPEA
Domani, sabato 22 agosto 2015, a Torino presso il Mercato di Porta Palazzo (Piazza della Repubblica angolo via Milano), dalle 10:30 alle 12:30, si terrà un presidio a sostegno di una politica comune sull’immigrazione, organizzato dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta con ALDE Party (Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa) e i Federalisti Europei della GFE-Gioventù Federalista Europea e del PFE-Partito Federalista Europeo.
Durante l’evento verranno raccolte le firme dei cittadini (italiani e immigrati) a sostegno della petizione “CommonBorders” indirizzata all’UE e ai Governi europei che chiede:
– condivisione delle risorse necessarie per impegnarsi in operazioni di soccorso, in modo da evitare ulteriori tragedie;
– controllo dei confini dell’UE attraverso la creazione di una struttura permanente di guardie europee di frontiera;
– ridistribuzione dell’onere di accoglienza dei richiedenti asilo e di attivazione delle procedure di accoglienza;
– elaborazione di nuove procedure per accogliere i migranti legalmente stabilendo quote per i migranti economici da accogliere nell’UE ogni anno.
Dichiarazione dei Coordinatori dell’Associazione Aglietta Igor Boni, Marco del Ciello e Silvja Manzi, anche coordinatrice ALDE Party Membri individuali per il Piemonte e la Valle d’Aosta
In queste settimane non vi è dubbio che l’immigrazione rappresenti l’argomento più gettonato da chi alimenta paure in nome di un pugno di voti. Chi oggi specula su migliaia di disperati e di morti ha governato questo Paese a lungo essendo solo capace di rivendicare come questione nazionale anche quella dell’immigrazione. Eppure oggi l’unica via d’uscita non è solo quella del tavolo europeo voluto dal Governo Renzi ma è una gestione complessiva del problema a livello di Unione Europea. L’impossibilità per la Grecia e per l’Italia di gestire da sole la questione è evidente, così come è evidente che sempre più si assisterà ad una estensione del problema a macchia d’olio come dimostrano le gravi criticità che hanno messo in difficoltà prima l’Ungheria, poi Francia e Inghilterra e ora la Macedonia. L’illusione di una gestione nazionale della questione e l’egoismo dei paesi centro e nord-europei che scaricano sui Paesi mediterranei l’onere dell’accoglienza è appunto solo un’illusione. Noi chiediamo ai leader e alle istituzioni di agire con urgenza dimostrando che l’UE funziona efficacemente per tutti i suoi Stati membri e i suoi cittadini e che sono ancora validi gli ideali umanitari enunciati con orgoglio nella Carta europea dei diritti fondamentali. Condividere risorse, creare una struttura frontaliera comune, redistribuire l’onere dell’accoglienza per i richiedenti asilo e attivare nuove procedure europee con le relative quote per accogliere i migranti economici sono opportunità da cogliere per fermare la strage e dare un senso alle parole ‘diritti’ e ‘umanità’.
Info sulla campagna: www.commonborders.eu