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Legge Testamento Biologico in Piemonte. Radicali e UAAR inviano lettera aperta ai consiglieri regionali

FINE VITA: RADICALI E UAAR CHIEDONO NUOVAMENTE LEGGE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO IN PIEMONTE

La proposta rilanciata in seguito al suicidio assistito in Svizzera della piemontese e radicale Dominique Velati 
Torino, 22 dicembre 2015 – I radicali dell’Associazione Aglietta e il Circolo torinese dell’Uaar (Unione Atei Agnostici Razionalisti) hanno oggi inviato la seguente lettera aperta a tutti i consiglieri regionali del Piemonte:
Cari Consiglieri regionali del Piemonte,

vi scriviamo questa breve lettera aperta per chiedervi di calendarizzare a inizio 2016 la proposta di legge per l’istituzione dei Testamenti Biologici in Piemonte, che consentirebbe ai cittadini piemontesi di depositare le proprie “Dichiarazioni di volontà anticipata per i trattamenti sanitari” presso le ASL, come previsto dalla legge approvata dalla regione Friuli-Venezia Giulia e da analoghe proposte già depositate nei consigli regionali di: Lazio, Campania, Sardegna e Molise.
 
Abbiamo su questo tema presentato una petizione popolare a norma dello Statuto della regione Piemonte lo scorso 15 maggio; petizione alla quale non è stato dato alcun riscontro.
 
Proprio sulla scorta di una iniziativa popolare da noi promossa, il Consiglio Comunale di Torino istituì il Registro dei Testamenti Biologici nel novembre 2010; registri sono stati istituiti anche nei comuni di Alba, Baveno, Borgo San Dalmazzo, Cesara, Prarolo, San Francesco al Campo, San Mauro Torinese, Torre Pellice, Villadossola (fonte: Associazione Luca Coscioni). 
È evidente, tuttavia, che in una Regione come la nostra, con gli oltre 1.200 comuni, è impossibile assicurare la presenza di un registro per tutti i cittadini, che abbia le stesse modalità e le massime garanzie di privacy e di rispetto reale della volontà della persona. 
Per raggiungere tale obiettivo la legge approvata in Friuli, che inserisce il Testamento Biologico all’interno della tessera sanitaria, è un vero e proprio ‘uovo di Colombo’. Trattandosi di questioni legate alla salute delle persone, l’Azienda Sanitaria Locale è l’istituzione più idonea per recepire, registrare, conservare e certificare le scelte sui trattamenti sanitari e sul fine vita, compresa la donazione di organi e tessuti.
 
Vi chiediamo questo impegno non in un momento qualunque ma proprio adesso quando una nostra concittadina, Dominique Velati, militante radicale da oltre 30 anni, malata terminale, ha deciso di andare in Svizzera per attuare il suicidio assistito, avvenuto lo scorso 15 dicembre.
In Piemonte non chiediamo una legge per legalizzare l’Eutanasia – che è pertinenza del Parlamento italiano – ma la possibilità che le nostre volontà, qualunque esse siano, vengano rispettate. 
Niente di rivoluzionario; solo un passo avanti verso la libera scelta di ciascuno. È arrivato il momento. Facciamolo. Fatelo. 
 
Un sincero augurio di buon anno a tutti voi.
 
Igor BoniLaura BottiSilvja Manzi
coordinatori Associazione radicale Adelaide Aglietta
Daniele Degiorgis
coordinatore circolo Uaar di Torino