Vai al contenuto

Omicidio Litvinenko/Radicali: Putin “probabile” mandante ma sicuro collaborazionista.

 Igor Boni (Coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta, Giunta Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Radicali Italiani):

 

Noi radicali siamo garantisti con tutti, persino con Putin. Un’inchiesta giudiziaria, fatta in Italia o in Inghilterra o dovunque, deve terminare con l’incriminazione o meno degli indagati, senza sfumature intermedie, senza “probabili” mandanti.

Ciò detto, gli inquirenti inglesi mettono in evidenza quello che noi radicali, in perfetta solitudine, abbiamo denunciato da anni: la magistratura inglese, il 22 maggio 2007, aveva spiccato un mandato di cattura internazionale nei confronti del cittadino russo Andrej Lugovoj, accusandolo di essere stato l’autore materiale dell’avvelenamento. L’estradizione di Lugovoj venne rifiutata dalle autorità di Mosca in quanto l’estradizione di un cittadino russo sarebbe negata dalla costituzione russa. Nel frattempo Lugovoj è stato eletto deputato nel partito di Putin ed è stato nominato membro del Comitato per la Sicurezza della Duma. Non basta: il 9 marzo 2015 (a soli quattro giorni dall’omicidio a Mosca del dissidente russo Boris Nemtsov), Andrei Lugovoj è stato insignito da Putin della Medaglia dell’Ordine dell’Onore”, assieme al dittatore ceceno Ramzan Kadyrov.

Ricordiamo che Aleksandr Litvinenko era cittadino inglese a tutti gli effetti. L’Unione Europea in quanto tale dovrebbe sostenere le autorità inglesi nel richiedere alla Russia di consegnare subito i cittadini russi Andrei Lugovoi e Dmitry Kovtun alla magistratura inglese, affinché siano sottoposti a un giusto processo.

 

Forse per gli stessi Lugovoj e Kovtun è meglio essere imputati sotto protezione in Inghilterra che rimanere testimoni scomodi a piede libero a Mosca.

 

 

Il rapporto degli inquirenti inglesi sull’ “omicidio Litvinenko”:

https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/493860/The-Litvinenko-Inquiry-H-C-695-web.pdf