Visita Rohani, diventa un caso la scelta di coprire le statue “per rispetto”, ma per il Papa nessuno disse niente
Chi di clericalismo ferisce, di clericalismo perisce?
Dichiarazione dei coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Silvja Manzi, Laura Botti, Igor Boni
A giugno dello scorso anno (non del secolo scorso), solo sette mesi fa, sempre “per rispetto” vennero coperti i manifesti della mostra di Tamara de Lempicka per la visita del Papa nella laica (si fa per dire) Torino. Allora nessuno si scandalizzò, oggi nessuno lo ricorda.
Allora solo noi dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta con il Circolo UAAR Torino, e con l’adesione della Federazione Giovani Socialisti – Sezione di Torino, manifestammo il nostro dissenso.
Si tratta evidentemente di una laicità a corrente alternata, ma la laicità è … o non è.
Sarebbe bene ricordarlo proprio nella città che ieri ha votato per la non rimozione di un simbolo religioso dall’aula consiliare, il luogo pubblico per eccellenza di tutti i cittadini, credenti, non credenti e diversamente credenti.
Tutti questi passi indietro sulla laicità sono preoccupanti. Ancor più preoccupante che nessuno se ne accorga. Se non quando sarà troppo tardi?