CANNABIS: RADICALI PRESENTANO A TORINO CAMPAGNA “LEGALIZZIAMO!”: “APPENDINO E CHIAMPARINO FIRMINO LEGGE POPOLARE”.
ANCHE POSSIBILE, GIOVANI DEMOCRATICI E SOCIALISTI IMPEGNATI NELLA RACCOLTA FIRME
Una mobilitazione straordinaria il 24 e il 25 settembre, a Torino e nel resto d’Italia, con centinaia di tavoli di raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis, promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni; e poi iniziative per promuovere la campagna sul territorio e anche la richiesta alla neosindaca Chiara Appendino e al presidente della Regione Sergio Chiamparino di firmare la legge popolare.
Ad annunciarlo oggi a Torino l’Associazione radicale Adelaide Aglietta e il segretario nazionale di Radicali italiani Riccardo Magi, in una conferenza stampa per presentare la campagna “Legalizziamo!” (legalizziamo.it) insieme ai rappresentanti cittadini di Giovani Democratici, Possibile e Giovani Socialisti che hanno aderito e partecipano alla raccolta firme.
“Le prime disobbedienze civili di Marco Pannella sull’antiproibizionismo risalgono alla prima metà degli anni 70”, ha dichiarato Silvja Manzi, coordinatrice dell’Associazione Aglietta, “Da quel momento come Radicali non ci siamo più fermati e da 40 anni portiamo avanti la battaglia antiproibizionista. Prima eravamo soli – ricorda Manzi – la legalizzazione era considerata una bestemmia, ma oggi il clima è cambiato. L’obiettivo della nostra legge popolare è ambizioso, ma raggiungibile. E al vaglio della Camera c’è il disegno di legge, a prima firma Giachetti, dell’intergruppo parlamentare Cannabis legale, promosso da Benedetto Della Vedova”.
“La legalizzazione della cannabis avrebbe effetti virtuosi enormi sotto ogni punto di vista”, ha spiegato il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, “sul piano economico, con l’emersione di un mercato di massa illegale che in Italia conta milioni di consumatori e vale miliardi di euro; sul piano delle libertà individuali, perché come diceva Pannella è un’illusione autoritaria quella di uno Stato che vuole proibire un comportamento di massa invece di regolamentarlo mettendosi dalla parte del cittadino; sul piano della lotta alle organizzazioni criminali e terroristiche che si alimentano con il mercato delle droghe e in particolare della cannabis; e sul piano della giustizia, visto che ogni anno si spendono 2 miliardi per la lotta alla droga e le nostre carceri sono congestionate anche perché un terzo dei detenuti è dentro per violazione dell’articolo 73 del Testo Unico sulle droghe. Il fallimento del proibizionismo è evidente – osserva Magi – eppure tra i partiti ci sono resistenze già superate nel Paese e anche da organi istituzionali come la Direzione Nazionale Antimafia che ha dato parere favorevole al ddl sulla legalizzazione. Le riforme più ragionevoli spesso sono quelle che fanno più fatica ad affermarsi. lI dibattito alla Camera sulla cannabis legale è un momento storico, ma il ddl dell’Intergruppo rischia già di essere affossato in commissione per una questione di equilibri politici. Con Legalizziamo! vogliamo sostenere l’iter parlamentare portando il dibattito su un fronte ancora più avanzato per evitare compromessi al ribasso come sulle unioni civili. Oltre alla legalizzazione della cannabis, ad esempio, la nostra legge popolare prevede anche la decriminalizzazione dell’uso di tutte le sostanze”, ha concluso Magi.
“Riponiamo in questa legge di iniziativa popolare le nostre maggiori speranze di ottenere la regolamentazione legale della cannabis”, ha dichiarato Federico Dolce di Possibile Torino. “Ci porterebbe al livello di Stati come il Colorado, che ha fatto da apripista registrando ottimi risultati anche dal punto di vista occupazionale, con circa 30 mila posti di lavoro derivanti dall’indotto. Inoltre la legalizzazione consentirebbe di accedere, senza entrare in contatto con la criminalità, a un prodotto di cui c’è una domanda molto alta”.
Piena adesione dai Giovani Democratici che hanno raccolto le firme nell’ambito delle feste dell’Unità a Torino e non solo: “Questa legge popolare assesterebbe un colpo forte alle narcomafie, ha ribadito Paolo Rainato, “come Giovani Democratici continueremo a organizzare dibattiti e tavoli di raccolta firme, per sensibilizzare non solo il mondo giovanile, ma lo stesso Pd, affinché questa proposta vada in porto”.
Mobilitati anche i Giovani Socialisti a favore di una regolamentazione che ponga fine a “divieti ideologici e ipocriti”, “è un impegno coerente con la nostra storia e in linea con l’attività portata avanti negli ultimi mesi”, ha spiegato Camillo Bosco della Federazione di Torino.
Uno degli ostacoli principali della raccolta firme riguarda la mancanza di autenticatori, per questo l’Associazione Aglietta si è appellata a tutti i consiglieri comunali affinché si rendano disponibili ad autenticare le firme: “abbiamo avuto la risposta positiva dei Cinque Stelle, che incontreremo a breve, e di Eleonora Artesio del Gruppo ‘Torino in Comune – La Sinistra’“, fa sapere Silvja Manzi.
Legalizziamo! è una campagna promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, con il sostegno delle più importanti organizzazioni antiproibizioniste italiane e di numerosi canapai.