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SIRIA: un’amministrazione provvisoria dell’ONU per fermare la guerra

GUERRA IN SIRIA: RADICALI LANCIANO APPELLO PER UN’AMMINISTRAZIONE PROVVISORIA DELL’ONU

A distanza di quattro anni dalla richiesta di incriminazione di Assad e dei suoi sodali per crimini di guerra e contro l’umanità, lanciata dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta con una petizione che ha raccolto migliaia di firme, viene ora lanciato l’appello per una Amministrazione provvisoria dell’ONU come unica via per far terminare il più sanguinoso conflitto della storia recente.

L’appello, rivolto al Segretario delle Nazioni Unite e ai Capi di Governo, arriva proprio quando l’ambasciatrice americana all’Onu Samantha Power accusa la Russia di complicità nella barbarie che si stanno compiendo in Siria, parlando esplicitamente di “crimini di guerra”.

L’appello, redatto in lingua italiana e in inglese, si può sottoscrivere al seguente indirizzo: https://www.change.org/p/segretario-generale-delle-nazioni-unite-ban-ki-moon-basta-con-la-guerra-in-siria-per-un-amministrazione-provvisoria-dell-onu-e-il-disarmo-e8e550a8-cae3-4daa-956f-deb317047ec1

Dichiarazione dei Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Igor Boni, Laura Botti e Silvja Manzi:

Rivolgiamo una accorata richiesta a tutti i cittadini e a tutte le forze politiche che hanno a cuore i destini della vita e della civiltà umana, affinché sostengano il nostro appello alle Nazioni Unite. Riteniamo che nessuna delle forze in campo possa garantire un futuro di pace in Siria, dopo quasi 300.000 morti e milioni di profughi e crediamo che solo il Tribunale Penale Internazionale potrebbe garantire giustizia dopo il massacro di centinaia di migliaia di civili. Chiediamo, con la forza della nonviolenza, di sostenere l’istituzione di un’Amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite in Siria che sappia garantire il disarmo dell’insieme delle forze in campo e il ritiro di tutte le forze militari. Al termine del periodo di transizione, durante il quale l’ONU avrebbe l’incarico di amministrare il paese, garantire la sicurezza e coordinare la ricostruzione dell’ordine civile, politico e materiale, i cittadini siriani dovranno essere chiamati ad eleggere il proprio parlamento e il proprio governo”.

 

APPELLO PER UN’AMMINISTRAZIONE PROVVISORIA DELL’ONU IN SIRIA

Al Segretario generale delle Nazioni Unite e ai Capi di Stato e di Governo dei paesi membri delle Nazioni Unite

Noi cittadini di tutto il mondo

rivolgiamo un appello fiducioso alle Nazioni Unite, all’Unione Europea e agli Stati che hanno a cuore i destini della vita e della civiltà umana, affinché cessino subito le violenze in Siria, un luogo cancellato dalla coscienza dell’Occidente e dei paesi liberi, consegnato da decenni nelle mani di un dittatore e da anni alle violenze senza precedenti perpetrate da fondamentalisti, dal regime di Assad e dalle bombe dei tanti che, in nome di interessi particolari, non hanno timore di uccidere civili e bambini.

Noi cittadini di tutto il mondo,

condividiamo lo stesso orrore che provano i molti che inermi assistono alle terribili immagini di città distrutte e di generazioni devastate dalla guerra; una guerra che non ha una via d’uscita. Affermiamo che quanto accade in questa regione abbandonata rappresenta a tutti gli effetti un vero e proprio genocidio, un crimine di guerra e contro l’umanità che dovrebbe vedere l’intervento del Tribunale Internazionale.

Signor Segretario Generale, Signore e Signori Capi di Stato e di Governo,

Riteniamo che la comunità internazionale debba farsi carico da subito di ipotesi di soluzione in Siria che non possono certo passare da chi oggi sta uccidendo barbaramente, bombardando e distruggendo. Occorre prefigurare – con la nonviolenza – un’alternativa al sangue e alle armi. Non tolleriamo che si continui a ignorare l’incalzare quotidiano di questo dramma assoluto; non è ammissibile chiudere gli occhi e sottrarsi ulteriormente alle responsabilità che incombono su tutti e su ciascuno di noi.

Vi chiediamo di sostenere l’istituzione di un’Amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite, sulla base del disarmo dell’insieme delle forze in campo e del ritiro di tutte le forze militari. Al termine di tale periodo di transizione, durante il quale l’ONU avrebbe l’incarico di amministrare il paese, garantire la sicurezza e di coordinare la ricostruzione dell’ordine civile, politico e materiale di un paese popolato di rovine e di fosse comuni, i cittadini siriani sopravvissuti dovranno essere chiamati ad eleggere il proprio parlamento e il proprio governo.

 

FOR A UNITED NATIONS INTERIM ADMINISTRATION IN SYRIA

We the citizens of the World

Urge the United Nations, the European Union and all the States that care about the destiny of human life and dignity, to cease immediately all forms of violence that are taking place in Syria, a land that has been removed from the conscience of the free Western World and that has been trapped in the hands of a dictator. Syria has been constantly wounded by the violence perpetrated by the extremists, the Assad regime and the bombs dropped by all those who sacrifice civilians and children in the name of a specific interest.

We the citizens of the World

Share the feeling of those who stand in horror looking at cities and generations being devastated by the war; this war has no solution. We claim that in this region a real genocide is taking place. The intervention of the International Criminal Court or of an ad hoc Tribunal is necessary.

Dear Mr. Secretary General, Dear Heads of State and Government,

We affirm that the international community should immediately find a solution to the Syrian conflict, a solution that can’t be taken by those who are killing innocent people, dropping bombs, destroying towns. Nonviolence can help us to find an alternative to blood and weapons. We can’t tolerate the blindness of States anymore. We have to recognize, admit and face our shared responsibilities

We are asking you to support the establishment of a United Nations Interim Administration, based on disarmament and the withdrawal of all military forces. During this transitional period, the UN should administrate the territory, guarantee the safety of the people and coordinate the political, civil and material reconstruction of a Country that has been buried under its ruins and in mass graves. At the end of this period, the Syrian citizens will elect their Parliament and Government.