RADICALI – UN PEZZO DI PROIBIZIONISMO VA FINALMENTE IN PENSIONE: DAL 14 GENNAIO IN VIGORE LA LEGGE CHE PROMUOVE COLTIVAZIONE E FILIERA DELLA CANAPA
Entrerà in vigore il prossimo 14 gennaio la legge 2 dicembre 2016, num. 242 (Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa) che promuove la coltivazione della canapa (Cannabis sativa L.) come “coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversità, nonché come coltura da impiegare quale possibile sostituto di colture eccedentarie e come coltura da rotazione”.
Il limite percentuale tollerabile nelle coltivazioni di THC sale a 0,6% (Art. 4).
Dichiarazione di Igor Boni e Giulio Manfredi di Radicali Italiani
“Il proibizionismo su alcune droghe (l’alcol è una droga ma è legale) non ha solo fatto fare affari alla malavita organizzata e alimentato criminali e mafie di ogni natura ma ha anche distrutto alcune possibilità economiche della nostra agricoltura. La canapa era fino a pochi decenni or sono una coltura tradizionale del nostro Paese che aveva nel Piemonte una delle Regioni con le maggiori estensioni coltivate. Il proibizionismo e i rischi correlati alla coltivazione che gli agricoltori hanno dovuto subire, hanno di fatto distrutto una intera economica e un’intera filiera produttiva. Con questa legge finalmente un pezzo di proibizionismo va in pensione, dopo che è stata sdoganata la cannabis terapeutica. Un ulteriore passo di ragionevolezza che apre vecchie e nuove strade di rilancio dell’agricoltura sostenibile dato che la canapa, oltre ad essere utile per molti usi (alimentare e cosmetico; produzione di semilavorati come fibra, canapulo, polveri, cippato, oli o carburanti; produzioni destinate alla pratica del sovescio; produzione di materiale organico destinato a lavori di bioingegneria o bioedilizia; coltura finalizzata alla fitodepurazione per la bonifica di siti inquinati), può essere prodotta senza immissione di grandi quantità di concimi e acqua, come invece accade in altre colture energivore come riso e mais.Ora aspettiamo l’ultimo e decisivo passo verso la legalizzazione completa della Cannabis e di tutti i suoi derivati!“