Cannabis/Radicali: Ministero Difesa la paga all’estero più del tartufo di Alba: 6.000 euro al chilo. Non si puo’ coltivarla in Italia? Governo apra subito tavolo tecnico con operatori del settore ed assessori regionali sanità.
Antonella Soldo (Presidente Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Il 23 novembre scorso il Ministero della Difesa ha indetto una gara per approvvigionare con 100 chili di infiorescenze di cannabis lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze (unico ente autorizzato in Italia alla trasformazione della cannabis in farmaco) per l’importo presunto di euro 573.770,00 al netto di I.V.A..
I conti sono presto fatti: per ogni chilo di cannabis i contribuenti italiani pagheranno poco meno di 6.000 euro, più di quanto viene pagato oggi un chilo di tartufo bianco di Alba.
Abbiamo appreso dalla stampa che a rispondere al bando sono state solamente due aziende tedesche, di cui una è stata esclusa per irregolarità nella presentazione della domanda.
Innanzitutto, è incredibile e inaccettabile il costo dell’operazione; in secondo luogo, è incredibile e inaccettabile che non si sia cercato nessun operatore in Italia disponibile a fornire i 100 chili di cannabis a costi nettamente inferiori. Federcanapa, per esempio, è in grado di assicurare tutte le competenze tecniche e i terreni necessari.
Tutti gli assessori regionali alla Sanità sono stati informati del bando del Ministero della Difesa con lettera del Ministero della Salute del 30 novembre 2017.
Chiediamo al Ministero della Difesa e al Ministero della Salute di aprire subito un tavolo tecnico con gli operatori del settore e con gli assessori regionali alla Sanità, per affrontare finalmente e seriamente la questione degli approvvigionamenti di cannabis terapeutica, senza intaccare le speranze di migliaia di malati e senza intaccare i bilanci dello Stato.
Link a bando Ministero Difesa:
La lettera del Ministero della Salute agli Assessori regionali alla Sanità