VENEZUELA: DOMANI SIT-IN “IN SILENZIO CONTRO GLI ASSASSINI” PROMOSSO DA AIRESVEN CON ADESIONE DI PARTITO RADICALE NTT, ASSOCIAZIONE RADICALE AGLIETTA E RADICALI ITALIANI
Airesven invita a prendere parte al sit-in “In silenzio contro gli assassini” di domani, domenica 21, in via Garibaldi angolo via XX settembre a Torino, ore 15,30-17,00 per esprimere il nostro dolore e la nostra solidarietà ai caduti della resistenza venezuelana, barbaramente massacrati dopo la loro resa, fra cui un giovane italo-venezuelano. Al presidio hanno aderito il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, l’Associazione radicale Adelaide Aglietta e Radicali Italiani.
Il sit-in contro gli assassini del regime venezuelano si svolgerà in silenzio per denunciare l’inerzia della comunità internazionale di fronte alla violazione costante dei diritti umani e la violenza perpetrata dalle forze paramilitari contro i militanti nonviolenti della resistenza e chi si ribella al regime.
Dichiarazione di Blanca Briceno, co-fondatrice di AiresVen (Apoyo Internacional alla Resistenza Venezuelana)
“Senza mezzi termini si può affermare che il regime stermina gli avversari già arresi. AiresVen condanna l’esecuzione senza processo dell’ispettore di polizia Oscar Pérez e del suo gruppo, che si erano ribellati contro la tirannide castro comunista dell’illegittimo Maduro. Durante le prime ore del 15 gennaio, una volta identificato il nascondiglio, centinaia di militari, poliziotti e gruppi paramilitari del quartiere popolare “23 de Enero” della città di Caracas, hanno aperto il fuoco contro i membri del gruppo di Pérez che si trovavano asserragliati e che aspettavano i Pubblici Ministeri per concordare la loro resa. Il gruppo aveva realizzato diverse azioni tra cui il furto di un elicottero con il quale era stato sorvolato il Palazzo di Giustizia e dal quale furono lanciate due bombe sonore. In nessuno dei suoi interventi vi sono state vittime. Durante l’assedio Pérez ha registrato almeno 15 video, postati su Instagram, dove ha narrato il succedersi dell’intervento delle forze del regime.L’assassinio di queste persone, tra cui una donna incinta e un bambino di 10 anni, è la chiara ulteriore dimostrazione che nel Venezuela non esiste stato di diritto ne tanto meno un sistema democratico. Il Venezuela è in mano a una tirannide impietosa, crudele, criminale e criminogena, che, usurpando lo stato e demolendo la repubblica, costruisce un narco-stato fondato sull’orrore e sul terrore. Nessun diritto umano è garantito mentre è garantita l’impunità delle criminalità organizzate. Oggi il Venezuela vive un olocausto connotato da denutrizione, malasanità e povertà estrema mentre la corruzione dilaga e bilioni di dollari finiscono nelle mani di chi sfrutta miseria e morte. Questi sono i risultati del castro-comunismo imposto da Chavéz sotto l’egida cubana.Invitiamo le organizzazioni e gli organismi internazionali a fare ogni sforzo per combattere questa dittatura e denunciare la grave crisi umanitaria del popolo venezuelano. Occorre aprire gli occhi e constatare che anche l’attuale opposizione fornisce indirettamente un sostegno alla democrazia di facciata del Paese”.