Elezioni: + Europa, Fuori dall’Ue, economia piemontese in ginocchio. No alla caccia allo straniero
Incontro a Vercelli con Palma e Boni, candidati nei collegi plurinominali per Senato e Camera
“Il mercato comune europeo è una condizione imprescindibile di sviluppo per l’economia italiana. Quanti spacciano come soluzione un allentamento dei vincoli europei e addirittura un’uscita dell’Italia dall’euro o dall’Ue pongono le premesse non per la rinascita, ma per la rovina.” Lo hanno affermato oggi a Vercelli Carmelo Palma e Igor Boni, candidati nella lista + Europa con Emma Bonino nei collegi plurinominali del Senato e della Camera del nord Piemonte.
“I 450 miliardi di export italiano – hanno proseguito Palma e Boni – sono concentrati per il 56 per cento nei paesi Ue. Un’Italia fuori dall’Ue o dal mercato comune sarebbe non protetta, ma isolata dai dazi commerciali promessi da Lega, FI e M5S. Una delle regioni a pagare il prezzo più alto sarebbe proprio il Piemonte, il cui export, dopo la flessione del 2016, è tornato a crescere nel 2017 e ha raggiunto il 10,8% del valore delle esportazioni nazionali (dopo Lombardia Veneto ed Emilia Romagna).
“L’Ue è diventato il capro espiatorio dei mali nazionali, alla stregua degli stranieri, contro cui proprio in questo territorio è partita una vera e propria caccia all’uomo, culminata nell’ordinanza politicamente vergognosa del Sindaco di San Germano, che ha promesso di multare chiunque accoglierà rifugiati stranieri. In attesa che il Tar si pronunci sul nostro ricorso, – concludono Palma e Boni – auspichiamo che i cittadini vercellesi e piemontesi riflettano seriamente sul fatto che l’immigrazione è un fenomeno socialmente problematico, ma economicamente essenziale, visto che senza i 420.000 cittadini non italiani residenti in Piemonte – mediamente molto più giovani degli italiani – l’economia della nostra regione sarebbe semplicemente priva della forza lavoro necessaria per il suo sistema produttivo.”