Il 31 gennaio scorso è entrata in vigore la legge n. 219 del 22 dicembre 2017 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento). All’art. 5, comma 8, la legge così dispone: “Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge (quindi, entro il 1° aprile 2018, ndr), il Ministero della salute, le regioni e le aziende sanitarie provvedono a informare della possibilità di redigere le DAT in base alla presente legge, anche attraverso i rispettivi siti Internet”.
Questa mattina si è tenuta a Torino una conferenza stampa nella sede di “+Europa” (Via San Dalamazzo n. 9/bis/b), a cui hanno partecipato Mina Welby (co-presidente Associazione Luca Coscioni), Silvio Viale (medico radicale), Emilio Coveri (Exit Italia) e gli esponenti radicali Igor Boni, Miruna Brocco e Giulio Manfredi.
Durante la conferenza stampa, Mina Welby e Silvio Viale hanno dichiarato:
“Prima della conferenza stampa abbiamo controllato i siti web del Ministero della Salute, dell’Assessorato regionale alla Sanità piemontese e delle 13 aziende sanitarie locali piemontesi: nessuno di tali siti riporta informazioni ai cittadini sull’attuazione della legge sulle DAT. Nessuno di tali siti riporta questa semplice informazione: i cittadini residenti nel 1.209 Comuni del Piemonte possono recarsi a depositare le loro Disposizioni Anticipate di Trattamento presso l’ufficio di stato civile del proprio Comune; non è necessario che nel Comune vi sia già un registro dei testamenti biologici; se non c’è “l’ufficio, ricevute le DAT, deve limitarsi a registrare un ordinato elenco cronologico delle dichiarazioni presentate, ed assicurare la loro adeguata conservazione” (stralcio della Circolare n. 1/2018 del Ministero dell’Interno del 8/02/2018, inviata a tutti i Prefetti, che a loro volta dovevano portarla a conoscenza dei sindaci di tutti i Comuni italiani).
La legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento è corta e scritta bene. Può e deve essere fatta conoscere ai cittadini. Non basta: il 1° marzo 2017 l’Associazione radicale Adelaide Aglietta ha presentato una petizione e una delibera di iniziativa popolare alla Città Metropolitana di Torino, per chiedere che il registro dei testamenti biologici istituito da otto anni presso il Comune di Torino valga anche per i cittadini di tutti gli altri 315 Comuni che compongono la Città Metropolitana. Il Consiglio Metropolitano ha votato una mozione che impegna il sindaco metropolitano ad istituire il Registro. Ad oggi il registro non c’è. Chiediamo alla sindaca metropolitana Chiara Appendino di attivarsi per la sua istituzione”.
Questa sera, alle ore 20:30, Mina Welby parteciperà ad una riunione pubblica nella sede di “+Europa” (Via San Dalamazzo n. 9/bis/b), dove si discuterà sulle prossime iniziative di + Europa a Torino e in Piemonte.
Per sabato 21 aprile 2018, l’Associazione Luca Coscioni ha convocato una “Giornata del Biotestamento”, una giornata di mobilitazione nazionale, con banchetti in 100 città italiane per informare i cittadini sui contenuti della legge.
Per informazioni e approfondimenti:
https://www.associazionelucacoscioni.it/come-fare-il-testamento-biologico/