“Giù le mani da Silvio Viale!”/Domani mattina sit-in radicale ℅ Ordine dei Medici di Torino. I radicali indosseranno camici da medico ed esibiranno scatole di pillola abortiva RU486
Domani, sabato 5 maggio, a partire dalle ore 8:30, l’Associazione radicale Adelaide Aglietta terrà un sit-in sotto la sede dell’Ordine Provinciale dei Medici di Torino (C.so Francia n. 8), in concomitanza con il “processo” a cui gli organi dirigenti dell’Ordine sottoporranno il Dottor Silvio Viale (esponente radicale, ginecologo responsabile IVG presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino), accusato di “mancanza di decoro” per essere apparso su una pubblicazione elettorale in camice bianco e con una scatola di pillola abortiva in mano.
Al pari di Viale, i militanti radicali vestiranno camici da medico e terranno in mano scatole della pillola abortiva RU486.
Igor Boni, Miruna Brocco e Daniele Degiorgis (coordinatori Associazione Aglietta):
Per ben dieci anni, dal 2000 al 2010, Silvio Viale, assieme ai radicali, si è battuto per l’introduzione in Italia dell’aborto farmacologico (consentito dalla legge 194 del 1978). Nel frattempo, Viale e i radicali si battevano per l’abolizione dell’obbligo di ricetta per la pillola del giorno dopo. Viale e i radicali, da soli, hanno ottenuto per tutte le donne italiane sia l’aborto farmacologico con la pillola RU486 sia l’abolizione dell’obbligo della ricetta per la pillola del giorno dopo.
Mentre succedeva tutto questo, l’Ordine dei Medici di Torino guardava da un’altra parte. Dopo, invece di assegnare a Viale una medaglia, una targa, un riconoscimento per un impegno che ha modificato e modificherà la vita di centinaia di migliaia di donne italiane, gli ha intimato di presentarsi al suo cospetto per rispondere della sua intollerabile mancanza di decoro.
Rivolgiamo un appello a tutte le donne e gli uomini che valutano diversamente il decoro di una persona affinché si presentino ancb’essi domani in Corso Francia per esprimere solidarietà a Viale..
E approfittiamo di questa occasione per rilanciare la richiesta più volte avanzata da Silvio Viale alla Regione Piemonte: l’Assessorato Sanità emani una circolare per eliminare l’obbligo di ricovero per tre giorni della donna in ospedale fra l’assunzione dei due farmaci previsti per l’aborto farmacologico; le modalità di ricovero devono essere lasciate alla decisione del medico, in accordo con la donna che ha chiesto l’IVG.
Per perorare questa richiesta abbiamo presentato una petizione al Consiglio Regionale, chiedendo di essere auditi dalla Commissione Sanità.
A questo, a come è attuata oggi in Italia la legge 194, a quello che si può fare da subito per migliorare il servizio sanitario, deve essere dedicato il 40° anniversario dell’entrata in vigore della legge (22 maggio 1978).
Link all’evento di domani: https://www.facebook.com/events/197620261042889/