Salone Libro Torino/Su siti Salone e Fondazione Libro compaiono ancora fra i soci i due Ministeri. I creditori possono rivolgersi anche a loro per essere pagati? Non compare invece nulla sulla consulenza a Luca Pasquaretta, portavoce sindaco Appendino.
Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Sul sito del Salone del Libro, nella sezione dedicata alla storia del Salone, è scritto che “…Accanto alle storiche Istituzioni fondatrici, quali nuovi Soci della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura entrano nell’estate 2016 il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Intesa Sanpaolo …” (vedi primo link).
Sul sito della Fondazione del Libro, in “Amministrazione trasparente”, fra i soci fondatori compaiono ancora sia il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (rappresentato da Rossana Rummo) sia il Miistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (rappresentato da Arnaldo Colasanti). (vedi secondo link)
Una domanda sorge spontanea: i due Ministeri sono (ancora) soci della Fondazione? In questo caso sono soggetti anche loro alle azioni giudiziarie promosse dai creditori della Fondazione per essere pagati.
Invece, non compare sul sito della Fondazione, nell’elenco dei “Collaboratori e consulenti”, la consulenza al portavoce del sindaco Appendino, Luca Pasquaretta (5.000 euro per 15 giorni di lavoro, dal 16 al 31 maggio 2017)..
E non compare nemmeno alcune notizia sullo stato di liquidazione in cui si trova la Fondazione, da fine 2017..
Se il problema è solamente quello dell’aggiornamento tecnico del sito stiamo parlando di modifiche che impegnerebbero un addetto per mezza mattinata.
A livello politico, stiamo parlando, invece, della mancata attuazione delle disposizioni di una legge, quella sulla trasparenza, che intende mettere a disposizione dei cittadini, di ciascun cittadino, tutte le informazioni aggiornate su tutti quegli enti e società dove è investito denaro pubblico. Se si abbandonano i siti a loro stessi, se non li si aggiorna, viene negato al cittadino il diritto alla conoscenza, che è il fondamento della democrazia.
http://www.salonelibro.it/it/chi-siamo/storia.html
http://www.fondazionelibro.it/people.php