CASO REGENI: TELEFONATA DEL COLLETIVO “GIULIO SIAMO NOI”. PATRIZIA E FRANCESCO (MILITANTI RADICALI) SOSPENDONO LO SCIOPERO DELLA FAME A OLTRANZA ADERENDO ALLO SCIOPERO A STAFFETTA PER AMAL FATHY
“Siamo commossi e grati. Il gesto di Patrizia e Francesco è stravolgente per generosità; ma in questi mesi, dalla tragedia di Giulio in poi, si sono susseguiti altri lutti, dolori e angosce, non vogliamo che a questo triste elenco si debba aggiungere anche la pena per le loro condizioni di salute”, queste le parole che hanno fatto desistere i due giovani radicali torinesi giunti al quarto giorno di sciopero della fame.
I due militanti dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta di Torino hanno sospeso lo sciopero della fame a oltranza dopo quattro giorni di digiuno, a seguito di una telefonata da parte di una referente del collettivo “Giulio Siamo Noi“, il quale da due anni e mezzo combatte al fianco della famiglia Regeni per ottenere verità e giustizia per Giulio, ma anche per Amal Fathy, detenuta ingiustamente dallo scorso 11 maggio. Il collettivo e la famiglia Regeni, preoccupati per le condizioni di salute dei due giovani di 19 e 20 anni, si sono rivolti al personale medico per chiedere informazioni sulle possibili ripercussioni negative derivanti da questo sciopero a oltranza, per poi contattare la Presidente di Radicali Italiani, Antonella Soldo e i due diretti interessati.
I due giovani militanti radicali, Patrizia De Grazia e Francesco Nocco, commossi da tanta preoccupazione e umanità da parte dei referenti del collettivo e della famiglia Regeni, hanno aderito alla proposta dello sciopero a staffetta: “È stato un gesto bellissimo, una sorpresa che ci ha fatti piangere entrambi per l’emozione”, dichiarano i due giovani. “Ci tenevamo a ringraziare di cuore il collettivo Giulio Siamo Noi e soprattutto Paola, la mamma di Giulio. Sosteniamo questa causa con tutta la forza e la determinazione che abbiamo, per Giulio e per Amal. Già a partire dalla fine di questa settimana aderiremo allo sciopero della fame a staffetta insieme a decine di altri compagni radicali per chiedere al neo-Ministro degli Esteri Moavero Milanesi di assumersi le responsabilità che il suo ruolo istituzionale richiede, cominciando a prendere iniziative serie in proposito”.
L ‘Associazione radicale Adelaide Aglietta sostiene pienamente l’iniziativa di Patrizia e Francesco, che ringrazia per la loro generosità, e si associa alle richieste del collettivo “Giulio siamo Noi” e dei genitori di Giulio, rinnovando la richiesta al ministro Moavero Milanesi di muovere con sollecitudine i passi necessari per accertarsi delle condizioni di Amal Fathy.