Boni: essere antifascisti oggi significa essere europeisti, nonviolenti e anti-Putin.
Domani, sabato 20 ottobre, a Torino, si terrà, a partire dalle ore 16:00, in Piazza Palazzo di Città, la manifestazione “Mai più fascismi-Restiamo umani”, promossa dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) e a cui hanno aderito i partiti di sinistra e varie associazioni sindacali e del volontariato.
Anche l’Associazione radicale Adelaide Aglietta ha aderito e sarà presente in piazza con le bandiere dell’Unione Europea e con il banchetto di raccolta firme per welcomingeurope.it
Igor Boni (coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta):
“Saremo in piazza per ribadire una nostra ferma convinzione: chi si professa antifascista oggi, a Torino, in Italia, non può esimersi dall’essere sostenitore dell’Unione Europea, un’Unione sicuramente da migliorare ma che rappresenta l’unica alternativa all’America di Trump, alla Russia di Putin e alla Cina di Xi Jinping. Chi si professa antifascista non puo’ esimersi dall’essere nonviolento, rifiutandosi di essere preda e vittima, anche inconsapevole, di quelle stesse pulsioni illiberali e violente che ebbero il sopravvento cento anni fa in Italia e che rappresentano ancora oggi un modello politico credibile per milioni di persone in tutto il mondo.
Infine, essere antifascisti oggi è essere anti-Putin. Ci sono prove schiaccianti del triplo attacco portato da Mosca alle democrazie occidentali: attacco informatico attraverso trolls e hackers; attacco chimico (oltre al caso Skripal, ricordiamo che Putin ha fatto eleggere deputato nel suo partito personale Andrej Lugovoj, ricercato dal 2007 dalle autorità inglesi per l’omicidio, avvelenamento da polonio 210, di Aleksandr Litvinenko); attacco militare, con l’invasione della Crimea e il sostegno determinante ai separatisti del Donbas ucraino, dove peraltro combattono molti fascisti italiani.
Ebbene, questa settimana il vice premier Matteo Salvini si è recato a Mosca ed è intervenuto pubblicamente per negare che vi siano attacchi russi informatici e chimici, per dire che si sente più a casa in Russia che in alcuni stati europei e, addirittura, per accusare l’Ucraina di fomentare “guerre di religione”.
Il nuovo regime italiano rappresenta il grimaldello per distruggere l’Europa. Dalla stessa Italia che diede i natali al fascismo devono nascere e crescere gli anticorpi per arginarlo”.