TAV/Radicali: ottima pronuncia SI TAV della Città Metropolitana. Chiediamo che si tenga al più presto un referendum in tutta la Provincia di Torino, come da noi richiesto un mese fa. L’Appendino deve risponderci entro il 13 dicembre. Ieri il 24° Congresso dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta ha eletto i tre coordinatori dell’Associazione, confermando Igor Boni e Daniele Degiorgis ed eleggendo per la prima volta Patrizia De Grazia, 19 anni, iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza. Boni, Degiorgis e De Grazia hanno dichiarato: Iniziamo il nostro nuovo anno radicale con una buona notizia: questa mattina l’Assemblea dei Sindaci della Città metropolitana si è espressa con una maggioranza schiacciante per la realizzazione della TAV. Abbiamo sempre ritenuto che sia nella città di Torino sia nella Provincia di Torino la maggioranza dei cittadini sia SI TAV ma continuiamo anche ad essere convinti che l’unico modo democratico per verificarlo non siano le adunate di piazza o quelle di Palazzo ma lo strumento del referendum consultivo. Lo scorso 13 novembre i cittadini torinesi Silvio Viale, Daniele Degiorgis e Andrea Maccagno (a nome di +Europa e di Radicali Italiani) hanno presentato formale richiesta di referendum sia al Comune di Torino (occorrevano 300 firme, ne sono state depositate quasi mille) sia alla Città Metropolitana di Torino (l’art. 42, comma 13, dello Statuto della Città Metropolitana consente a ciascun cittadino di presentare la richiesta di referendum). Il Comune di Torino non ha ancora fissato il “diritto di tribuna” (previsto dal regolamento comunale) cioè la conferenza stampa in cui i presentatori del referendum possano illustrare la propria iniziativa. La Città Metropolitana deve dare una risposta ai presentatori della richiesta di referendum entro trenta giorni dalla presentazione della richiesta (ai sensi dell’art. 42, comma 15, dello Statuto); quindi, entro mercoledì 13 dicembre. Leggiamo che altri, a partire dai capigruppo PD in Comune e Città Metropolitana, intendono proporre il referendum consultivo. Senza accampare alcun diritto di primogenitura, vorremmo che tenessero presente quanto è già sui tavoli delle rispettive amministrazioni. E ci aiutassero a richiedere alla sindaca Appendino di pronunciarsi in merito.