Grattacielo Regione/Manfredi (radicali): Consiglio Regionale delibera di approvare trasferimento dipendenti nella Sede Unica a partire dalla “fine del 2018”… mentre avverrà nel 2020! E non ci siamo neppure con i conti ….
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 50 del 13/12/2018, è stata pubblicata la deliberazione del Consiglio regionale 4 dicembre 2018, n. 334-41292 con la quale il Consiglio ha approvato il “Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2019-2021” (vedi link in calce al comunicato).
A pag. 90 del Documento, rispetto alla situazione della Sede Unica della Regione Piemonte, in costruzione da ormai sette anni nell’area dell’ex Fiat Avio in zona Lingotto, è scritto testualmente questo: “… omissis … Il Corrispettivo per l’esecuzione dell’appalto, come già rideterminato anche con riferimento alle varianti approvate nel corso dei lavori, ammonta a 219 milioni di euro al netto degli oneri fiscali. Con la ripartenza dei lavori, si prevede che il trasferimento dei dipendenti nella Sede Unica comincerà entro la fine del 2018”.
Nei mesi scorsi il vice-presidente del Consiglio Regionale, Aldo Reschigna, aveva comunicato al Consiglio Regionale che la Sede Unica sarebbe stata completata poco prima delle elezioni regionali e che i dipendenti sarebbero stati trasferiti solo nel 2020, dopo il collaudo estivo e quello invernale.
Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Il “copia incolla” ha fatto un’altra vittima: è stato copiato in un documento importante come il DEFR quanto ancora riportato sulla pagina web regionale dedicata alla “Sede Unica”: http://www.regione.piemonte.it/sedeunica/
D’altronde, perché pretendere dai consiglieri regionali di prestare attenzione a quanto Reschigna ha scritto sulla Sede Unica? Loro rimarranno in via Alfieri, non è un problema loro! In questi sette anni non c’è stato un solo consigliere regionale che si è occupato seriamente del grattacielo; meno che mai i sette consiglieri grillini, che si sono limitati al minimo sindacale. E a proposito di sindacati, silenzio e rimozione da tutte le sigle, con poche eccezioni nella CISL e nel CSA…
Al di là degli svarioni formali (ma stiamo parlando delle uniche informazioni disponibili a tutti i cittadini), mi permetto di contestare anche le cifre. Nel costo totale dell’opera (219 milioni di euro) non sono comprese le 12 contestazioni avanzate dalle ditte costruttrici, che hanno chiesto, complessivamente, ulteriori 65 milioni di euro. Per trovare una quadra è stata istituita la Commissione per l’ “Accordo bonario” (composta da un presidente super partes, un rappresentante della Regione e uno dei costruttori), che non si è ancora espressa.
L’Assessore Reschigna può fare un bel regalo di Natale a tutti i cittadini, senza spendere un euro: faccia aggiornare la pagina web dedicata alla sede unica, inserendo tutte le informazioni sui lavori in corso (pavimenti, vetrate, impianti antincendio, bonifiche falda acquifera inquinata da cromo esavalente) e sull’ “Accordo bonario” con i costruttori.
Link a deliberazione Consiglio Regionale:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/corrente/suppo2/00000003.htm