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Domenica Trans Freedom March di Torino/Italia maglia nera nell’Unione Europea per omicidi dettati da transfobia.

Trans Freedom March/Torino/Manzi e Camoletto (Radicali Italiani): saremo come sempre al fianco della comunità LGBT. Italia detiene maglia nera nel’Unione Europea per numero di omicidi dettati da transfobia.

Riteniamo sbagliata proibizione bandiere che non siano della comunità trans, non-binary e intersex.

Domenica 17 novembre, alle ore 16:00, partirà da Piazza Vittorio Veneto (per concludersi in Piazza Castello), la Trans Freedom March 2019, per commemorare le vittime di transfobia del 2019 e per celebrare le identità trans nelle loro più variegate sfaccettature.

In occasione del cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall (28 giugno 1969, simbolicamente il momento di nascita del movimento di liberazione LGBT moderno in tutto il mondo), la Marcia di domenica sarà dedicata alla memoria delle attiviste Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera.

Alla Trans Freedom March saranno presenti anche Virginia Camoletto (Giunta Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Silvja Manzi (Direzione Radicali Italiani), che hanno dichiarato:

L’impegno radicale è sempre stato quello di combattere per i diritti civili. Radicali Italiani e Associazione radicale Adelaide Aglietta ribadiscono il loro sostegno e la loro partecipazione alla Trans Freedom March, rinnovando la tradizione di lotte insieme alla comunità LGBT. A maggior ragione in un anno (ottobre 2018<settembre 2019) in cui sono state uccise 330 persone (ma il dato è sicuramente sottostimato) in tutto il mondo, vittime di transfobia. L’Italia è il Paese dell’Unione Europea con il più alto numero di omicidi transfobici (39 dal 2008 ad oggi).

Proprio in nome della sincerità che deve esserci sempre fra compagni e compagne di lotta, riteniamo che la richiesta degli organizzatori della Marcia di non portare bandiere se non quelle delle comunità trans, non-binary e intersex, anche se motivata dal fine di evitare la strumentalizzazione della causa, non sia utile alla comunità LGBT. Le persone hanno diritto di capire chi marcia al loro fianco e chi lotta con loro, anche semplicemente per non sentirsi sol*.

https://www.fuoridaibinari.it/trans-freedom-march-2019/#programma