Oggi Radicali Italiani e +Europa hanno inviato ai consiglieri regionali del Piemonte la seguente lettera aperta:
Al Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia
Al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio
Ai consiglieri regionali
Loro Sedi – Torino, 15 giugno 2020
Oggetto: necessità ed urgenza di riassicurare la vita ordinaria del Consiglio Regionale e di istituire la commissione regionale d’inchiesta sull’ “emergenza Covid”.
Il fine settimana appena trascorso è stato contrassegnato da due fatti su cui vi invitiamo a riflettere: la chiusura dell’ “Unità di Crisi” (salvo reperibilità nel caso sciagurato di una seconda ondata) istituita dalla Regione Piemonte per affrontare l’ “emergenza Covid”; il superamento dei 4.000 decessi nella Regione Piemonte, dovuti alla pandemia.
Riteniamo che la chiusura dell’ “Unità di Crisi” debba rappresentare il segno tangibile per il ritorno alla vita istituzionale normale non solo degli uffici dell’Assesserato e della Direzione Sanità ma dell’intera macchina delle istituzioni regionali, a partire dal Consiglio Regionale, l’istituzione fulcro di tale macchina perché in essa siedono gli eletti dei cittadini. E’ utile rilevare qui che anche durante l’ “emergenza Covid” il Parlamento italiano ha continuato a funzionare, con Camera dei Deputati e Senato della Repubblica aperti, con deputati e senatori che, con le dovute misure di sicurezza, hanno continuato a occupare i rispettivi consessi.
La particolare virulenza che ha assunto la pandemia nella Regione Piemonte ha giustificato finora la chiusura di Palazzo Lascaris; ora, con i dati quotidiani su contagi e decessi sempre più contenuti, tale chiusura non è più giustificabile. Vi chiediamo, pertanto, di operare, ciascuno con le proprie responsabilità, per una rapida riapertura dell’aula consiliare, nel rispetto delle misure di sicurezza fissate dalla normativa nazionale e regionale.
L’opportuna e dovuta ripresa dell’attività ordinaria non deve, però, farci dimenticare quello che è accaduto, da gennaio ad oggi, nella nostra regione: le oltre 4.000 morti “Covid correlate” sono un macigno che ci porteremo dietro a lungo, in modo consapevole o meno. Di fronte a queste morti, di fronte al dolore e alla sofferenza di migliaia di cittadini piemontesi, il Consiglio Regionale ha il dovere di fare chiarezza su quello che è successo, senza nessuna deriva giustizialista (ci sono indagini in corso da parte della magistratura, a ciascuno il suo), ma con l’obbligo morale e politico di comprendere quello che è successo, quello che si poteva fare e non è stato fatto, gli errori commessi, le inadeguatezze pagate a caro prezzo. Un tale lavoro di indagine è utile non solo e non tanto per il passato ma per il futuro, per non ripetere, in caso di una seconda ondata della pandemia, errori ed inadeguatezze.
Vi chiediamo, pertanto, di operare per la rapida istituzione di una commissione d’inchiesta (ai sensi del combinato disposto dell’art. 31, comma 1, lettera b) dello Statuto regionale e dell’art. 43 del Regolamento consiliare) per accertare le responsabilità politiche ed amministrative della gestione della pandemia da parte dell’amministrazione regionale. Il 26 maggio scorso tale commissione è stata istituita dal Consiglio Regionale della Lombardia, in cui, come in Piemonte, vi è una solida maggioranza di centrodestra. Riteniamo che durante questi mesi l’Unità di Crisi e la Direzione Sanità abbiano copiato troppo e male dal “modello lombardo”; per una volta possono copiare una cosa giusta.
Rimanendo in attesa di un Vostro cortese riscontro, inviamo distinti saluti
IGOR BONI (presidente Radicali Italiani)
MARCO CAVALETTO (presidente Gruppo + Europa Torino)
PATRIZIA DE GRAZIA (coordinatrice Associazione Radicale Adelaide Aglietta)
ROBERTO DELLAROLE (portavoce +Europa Piemonte)
ALBERTO NIGRA (presidente +Europa Piemonte)