Dall’assessore Marrone che discetta di cose che non gli competono ai silenzi di Cirio sulla TAV al Consiglio Regionale sequestrato dalla Lega a soli fini di propaganda.
Igor Boni (presidente Radicali Italiani) e Marco Cavaletto (coordinatore Gruppo +Europa Torino):
Gli ultimi giorni recano testimonianza dello stato confusionale in cui versa la giunta Cirio. Sabato abbiamo assistito allo show dell’assessore Marrone, che parla e dichiara su aborto e consultori come se fosse lui l’assessore regionale alla Sanità. Per un Marrone che discetta su competenze non sue c’è un Cirio che, di fronte a tutto quello che è accaduto nel fine settimana in Val di Susa sulla questione TAV, è rimasto stranamente e ingiustificatamente zitto e ignavo. Non basta esprimere solidarietà a forze dell’ordine e maestranze del cantiere; Cirio deve darsi da fare con il governo centrale per un’accelerazione dei lavori e per la nomina di un commissario straordinario alla TAV.
Sulla TAV paghiamo duramente il rifiuto opposto sia dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini sia dalla Giunta Appendino all’effettuazione di un referendum consultivo, in concomitanza con le passate elezioni regionali del 2019, che si sarebbe trasformato in un plebiscito per il “SI alla TAV” e non avrebbe più consentito ai NO Tav di spacciare impunemente la menzogna che l’intera Val di Susa è dalla loro parte.
Dulcis in fundo, il Consiglio Regionale del Piemonte, ogi per la prima volta in presenza dopo sei mesi di lockdown (l’ultimo consesso regionale a riaprire i battenti), sarà sequestrato dalla Lega, per tre sedute consecutive, dopo esserlo stato per per le passate due settimane, a parlare di gioco d’azzardo. Ma il vero gioco d’azzardo Cirio e i suoi lo stanno giocando sulla pazienza dei cittadini piemontesi.