Il primo “si” è arrivato. La Corte di Cassazione ha comunicato al Comitato promotore del Referendum Eutanasia legale, la validità delle firme raccolte per chiedere l’abrogazione parziale dell’articolo 579 del codice penale sull’ “omicidio del consenziente” .
«Ci teniamo oggi a ringraziare i tanti che con noi si sono mobilitati a Torino e in provincia in una estate indimenticabile di raccolta firme, di democrazia e passione politica – dichiarano Miriam Abate e Lorenzo Cabulliese presidente e segretario della Cellula Coscioni di Torino e Patrizia De Grazia coordinatrice dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta – Il fatto di essere riusciti a raccogliere oltre 40.000 firme è il segnale di quanta consapevolezza e voglia di riformare questo Paese vi sia in gran parte della popolazione. Una popolazione che sempre più spesso traina un Parlamento immobile verso il futuro».
Un futuro dove la libertà di scelta sul fine vita e sulla morte dignitosa sia finalmente riconosciuta dallo Stato con una legge. Questa è una delle battaglie che Radicali e Associazione Coscioni stanno combattendo ormai da anni, consapevoli che, come in passato è già accaduto con aborto e divorzio, senza l’espressione diretta della volontà dei cittadini non c’è possibilità di conquistare nuovi diritti e nuove responsabilità, superando i paternalismi di Stato e Chiese.
Ora la palla passa alla Corte Costituzionale che rappresenta l’ultimo passaggio prima di indire ufficialmente il referendum per la prossima primavera, tra il 15 aprile e il 15 giugno così come prevede la legge.