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DATI SULL’OBIEZIONE DI COSCIENZA NEGLI OSPEDALI TORINESI RU486 NEL 69,2% DEI CASI ALL’OSPEDALE S.ANNA

Ringrazio l’assessore Rosatelli per avere prontamente risposto alla mia richiesta. Ringrazio Carlo Picco Direttore Generale dell’ASL “Città di Torino”, il Dr. Maurizio Dell’Acqua Direttore Generale della A.O. Ordine Mauriziano di Torino, e Il Dr. Umberto Fiandra Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero S. Anna, per avere fornito i dati con sollecitudine.

E’ La prima volta che vengono diffusi i dati dell’obiezione di coscienza dei ginecologi degli ospedali torinesi. Una analoga richiesta è stata da me rivolta al Sindaco per avere i dati degli ospedali della Città Metropolitana, cioè delle ASLL 3, 4 e 5 di Torino, e mi auguro che il Sindaco della città metropolitana proceda con la stessa attenzione mostrata per la Città di Torino. Credo che anche la regione dovrebbe fornire il dato per tutti gli ospedali piemontesi, ponendo fine ad un pluridecennale tabu. Personalmente credo che l’elenco dei ginecologi ospedalieri debba essere pubblico, ospedale per ospedale, non essendo una questione privata, ma una qualifica con implicazioni professionale con obblighi di trasparenza.

Dalla tabella si evince che, complessivamente, i medici obiettori sono il 57,5% e i coscienziosi il 42,5%. In particolare, gli obiettori sono il 70,6% al Maria Vittoria, il 33,3% al Martini, il 50% al Mauriziano e 61,2% al S. Anna. Il rapporto di IVG rispetto ai nati è 1/11,3 per il Maria Vittoria, 1/7,9 per il Mauriziano e 1/2,7 per il S. Anna. Per il Martini il dato del 2021 non è da considerare avendo sospeso a lungo le attività ostetriche per il Covid.

L’Ospedale S. Anna ha avuto il 72,85% dei nati e ha effettuato il 91,1% delle IVG.

E’ da rilevare come nel 2021 le IVG al S. Anna siano 293 in meno rispetto all2 2.821 de 2020, con un calo del 10,4%, superiore al trend degli anni precedenti, che potrebbe riflettere una condizione dell’intera regione. Il 40% dei nati negli ospedali torinesi e oltre il 70% delle IVG non sono residenti a Torino.

Silvio Viale

Per quanto riguarda la RU486 al S.Anna nel 2021 è utilizzata nel 69,2% delle IVG, nel 66,1% del primo trimestre e nel 56,5% degli aborti spontanei ritenuti.