Igor Boni (presidente Radicali Italiani) e Marco Cavaletto (presidente +Europa):
Ieri il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha raddoppiato le deleghe all’assessore regionale Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), tristemente noto per le sue inequivoche posizioni filoPutin. Solo cinque anni fa Marrrone era nel Dombass ucraino, tra le file dei separatisti filorussi, premiato da esponenti di estrema destra di tutta Europa, a tavola con, fra gli altri, Andrea Palmeri, mercenario fascista ricercato dalla giustizia italiana. Oggi è divenuto uno dei più potenti assessori della Giunta Cirio, grazie alla spinta del suo compagno di partito Fabrizio Comba, portavoce regionale di Fratelli d’Italia e console onorario della Bielorussia.
Il fatto che Marrone abbia sottoscritto l’ordine del giorno del Consiglio Regionale che condanna l’aggressione russa all’Ucraina testimonia unicamente la sua scarsa coerenza; un ordine del giorno, tra l’altro, che non riporta mai la parola “Putin” e dove troviamo perle come questa: “…ritenuto che la situazione sia estremamente complessa e risulti difficile decifrare il disegno geopolitico in atto…”.
Una sola curiosità ci rimane: se tanto mi dà tanto , se Putin non avesse aggredito solo una settimana fa l’Ucraina, il presidente Cirio avrebbe messo a disposizione di Marrone la sua poltrona in Piazza Castello?!
Maurizio Marrone nel Donbass (NEMO/Raidue, 8/06/2017):
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