Magi: “Invito Giorgia Meloni a raggiungerci dopo il suo comizio, assieme ai suoi uomini di punta in Piemonte, Fabrizio Comba e Maurizio Marrone”
“Russia contro Ucraina, Russia contro Occidente. Una guerra senza fine?” è il titolo dell’incontro che si terrà domani sera, martedì 13 settembre, alle ore 21, a Torino (via San Dalmazzo 9 bis/b). Intervengono Riccardo Magi (deputato e presidente +Europa, candidato alla Camera nel collegio uninominale Piemonte 1-01 per la coalizione di centrosinistra); Jacopo Iacoboni e Anna Zafesova (giornalisti de “La Stampa”, in collegamento); Simone Attilio Bellezza (ricercatore di storia contemporanea e autore de “Il destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa”). Modera Silvja Manzi (Direzione +Europa, candidata alla Camera nei collegi plurinominali Piemonte 1 per la Lista «+Europa con Emma Bonino»).
«In questi giorni stiamo assistendo a una incredibile controffensiva ucraina che ribalta una narrazione che voleva l’esercito di Zelensky dover per forza di cose soccombere alla presunta potenza della Russia di Putin. Domani sera, a Torino, discuteremo degli sviluppi del conflitto voluto da Vladimir Putin con i migliori tra gli osservatori italiani. Ma domani è anche il giorno in cui Giorgia Meloni sarà a Torino per il suo comizio. – Incalza Riccardo Magi, candidato alla Camera nel collegio uninominale Piemonte 1-01 Torino, per la coalizione progressista – Le rivolgo quindi l’invito a raggiungerci, magari facendosi accompagnare dai suoi uomini di punta in Piemonte, Maurizio Marrone (assessore regionale al Welfare) e Fabrizio Comba (portavoce regionale e capolista alla Camera di FdI).
Sarebbe interessante per tutti apprendere dalla viva voce della Meloni l’evoluzione del suo pensiero, da quando scriveva: “Complimenti a Vladimir Putin per la sua quarta elezione a presidente della Federazione russa. La volontà del popolo appare inequivocabile” (Facebook, 18/03/2018).
Sarebbe, ancora, interessante sapere se effettivamente Maurizio Marrone ha cambiato idea rispetto al governo ucraino, da lui accusato nel 2018 di “vocazione terroristica e stragista delle autorità di Kiev, che non sono fatte scrupolo di eliminare i leader nemici con attentati dinamitardi … e addirittura di servirsi di killer dell’Isis come sicari” (Imolaoggi, 18/09/2018). E cosa è cambiato in lui rispetto al Maurizio Marrone premiato da esponenti della destra europea nel Donbass occupato dai secessionisti filorussi, nel 2017, solo cinque anni fa (Come riporta il servizio “Ucraina, la guerra alle porte d’Europa”, NEMO/RAI 2, 08/06/2017).
E sarebbe, infine, interessante conoscere finalmente l’opinione di Fabrizio Comba rispetto alla dittatore bielorusso Aleksandr Lukashenko, visto che Comba è console onorario della Bielorussia dal 2016 – e, nonostante le sue dichiarazioni di dimissioni, risulta tuttora ricoprire questo incarico (si veda il sito del Ministero degli Esteri) – senza mai pronunciare una sola parola di condanna contro l’alleato più fedele di Putin.»