Domani, mercoledì 14 settembre, alle 9.30, presentazione online del Manifesto Digitale di +Europa
*L’ITALIA DEL FUTURO: UNA REPUBBLICA PIENAMENTE DIGITALE*
con *Riccardo Magi*, presidente di +Europa, *Gianluca Misuraca*, coordinatore del Tavolo Tematico sulla Transizione Digitale, *Antonino Barbera Mazzola*, candidato nella circoscrizione estero Europa alla Camera, *Emanuela Girardi*, fondatrice e presidente di Pop AI, candidata circoscrizione Piemonte 1 alla Camera. Modera *Patrizia Feletig*, presidente Copernicani.
L’evento sarà trasmesso sui canali social di +Europa.
«Abbiamo scritto un Manifesto Digitale – *affermano Riccardo Magi, candidato alla Camera nel collegio uninominale Piemonte 1-01 Torino per la coalizione di centrosinistra, e Emanuela Girardi, candidata alla Camera nel collegio plurinominale Piemonte 1-02 per la Lista “+Europa con Emma Bonino”* – perché crediamo che le tecnologie rappresentino una grande opportunità per lo sviluppo del nostro Paese. Il Manifesto presenta 10 punti che partono dalla proposta di far partecipare maggiormente i cittadini alla vita democratica utilizzando l’identità digitale, per esempio per far votare i 5 milioni di fuori sede. Sono poi affrontati i temi delle infrastrutture digitali, la banda larga, il 5G, il cloud, necessari per portare l’innovazione in tutta Italia. Il tema centrale è rappresentato dalle competenze digitali necessarie per svolgere i lavori del futuro, dobbiamo portarle nelle scuole, nella PA e nelle aziende. Uno studio di Microsoft – *proseguono i candidati* – indica che nel 2026 ci sarà una richiesta non soddisfatta di 2M di lavoratori con competenze digitali. Abbiamo 4 anni per formarli. Inoltre, abbiamo elaborato delle proposte per far crescere il turismo utilizzando le tecnologie digitali e per promuovere le materie STEM tra le ragazze. L’ultimo punto riguarda la Diplomazia Digitale, le tecnologie rappresentano oggi una priorità strategica per tutti i principali Paesi al mondo, noi proponiamo di creare la figura dell’Ambasciatore Digitale per partecipare allo sviluppo della leadership tecnologica europea e governare attivamente l’impatto delle tecnologie sulla geopolitica. Tutto questo – *concludono Magi e Girardi* – può e deve partire anche dal Piemonte.»