25 giugno 2015 (da un anno la Russia occupa illegalmente la Crimea e il Donbass ucraini)
Nella sede del Consiglio Regionale del Piemonte è annunciata la nascita dell’ “associazione Piemonte Russia”, il cui segretario portavoce è Fabrizio Ricca, attuale assessore regionale alla “Sicurezza, Immigrazione, Polizia Locale”.
E’ presente all’evento Gianluca Savoini (noto alle cronache per la trattativa di affari con i russi all’Hotel Metropol di Mosca, per lunghi anni plenipotenziario di Salvini in Russia, ancora oggi vice presidente del Corecom Lombardia), che dichiara:
“Il mondo attuale, perso in un delirio mondialista, è la negazione del mondo tradizionale come noi lo abbiamo conosciuto e la Russia pare oggi l’unico baluardo e l’unico faro verso cui guardare con speranza. L’esigenza di una nuova associazione nasce dal fatto che, malgrado milioni di europei guardino con simpatia alla Russia e a Vladimir Putin, tutta la stampa sia schierata in maniera pregiudiziale contro Mosca e sia impossibile trovare una fonte obiettiva presso cui informarsi” .
E’ presente pure la vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Daniela Ruffino (Forza Italia), che è oggi candidata alle elezioni politiche nelle file del Terzo Polo.
Vedi link a comunicato ufficiale Consiglio Regionale del Piemonte:
14 dicembre 2016 (da due anni e mezzo la Russia occupa illegalmente la Crimea e il Donbass ucraini)
A Torino è inaugurato il «Centro di rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk in Italia», presso i locali della Fondazione Magellano, sita in via Conte Rosso 3.
All’inaugurazione del suddetto sedicente “Centro di rappresentanza” hanno preso parte i consiglieri regionali del Piemonte Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord, Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia (oggi candidato alle elezioni politiche) e il coordinatore dell’iniziativa Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale, che ha dichiarato:
“La missione del Centro di rappresentanza è semplice: costruire il percorso per il definitivo riconoscimento internazionale della Repubblica Popolare di Donetsk, un percorso che passa dalle relazioni diplomatiche con le istituzioni italiane, dalle collaborazioni che siamo pronti a realizzare nel mondo della cultura e delle università, fino ai ponti che vogliamo costruire con l’imprenditoria italiana interessata a stringere partnership produttive e commerciali con la DNR. Parliamo di una regione storicamente molto ricca per le sue miniere di carbone e per il suo complesso industriale metallurgico. Sono tanti i settori produttivi in cui la rinascita economica del Donbass, può offrire valide opportunità d’investimento alle nostre imprese, a partire da quelle, e sono moltissime, ingiusta ente colpite nell’export dalle sanzioni economiche contro la Federazione Russa firmate dalla UE e sottoscritte dal governo italiano» (Sputnik Italia, 15 dicembre 2016)”.
16 gennaio 2017
Presso la sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta si tiene una conferenza stampa in cui sono illustrati i contenuti di un’interrogazione parlamentare, presentata da vari deputati piemontesi del Partito Democratico (primo firmatario Davide Mattiello) in cui si chiede al governo italiano “se non ritenga che l’apertura di un «Centro di rappresentanza della Repubblica di Donetsk in Italia» si ponga in contrasto con le scelte di politica estera dell’Italia e dell’Unione europea; quali iniziative il Governo, per quanto di competenza intenda assumere rispetto a tale iniziativa”. Il governo risponde celermente, il 31 marzo 2017, dichiarando che “Non risulta che l’associazione, di natura privata, abbia alcun rapporto con le istituzioni. In ogni caso non potrebbe in alcuna misura godere di riconoscimento, né tantomeno di status diplomatico né, quindi, avere alcun titolo di rappresentanza.”.
Link a interrogazione parlamentare con risposta governo:
https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/15137&ramo=CAMERA&leg=17
8 giugno 2017 (da tre anni la Russia occupa illegalmente la Crimea e il Donbass ucraini)
Va in onda su RAIDUE un servizio all’interno del programma NEMO dal titolo “Ucraina, la guerra alle porte d’Europa” in cui una inviata nel Donbass intervista mercenari italiani che combattono nelle file dei separatisti filorussi. Negli ultimi due minuti del servizio, è ripreso Maurizio Marrone (capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale del Piemonte), che si intrattiene a cena nella città ucraina di Lugansk, illegalmente occupata dalle forze separatiste, con vari esponenti politici della destra europea, che gli consegnano un riconoscimento per le sue iniziative pro-separatisti russi. A tavola, accanto a Marrone, è seduto anche Andrea Palmeri, cittadino di Lucca, mercenario dichiaratamente fascista, all’epoca latitante, poi condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere (sentenza definitiva) per un pestaggio a Lucca e a cinque anni di carcere (sentenza di primo grado, Tribunale di Genova) per il reclutamento di altri mercenari italiani per la guerre nel Donbass.
Il 17 giugno 2017, gli esponenti radicali Silvja Manzi e Giulio Manfredi inviano un esposto alle Procure della Repubblica di Lucca e di Torino (e, per conoscenza, al presidente del Consiglio Regionale del Piemonte), chiedendo “che codesta Procura voglia disporre l’audizione del consigliere Maurizio Marrone al fine di ottenere dallo stesso elementi utili per chiarire la situazione attuale del sig. Andrea Palmeri nonché – laddove se ne configurino i presupposti e le ragioni – eventualmente disporre il successivo arresto e l’estradizione in Italia dello stesso sig. Andrea Palmeri”. Nessuna risposta.
Maurizio Marrone nel Donbass (NEMO/Raidue, 8/06/2017):
https://www.associazioneaglietta.it/wp-content/uploads/2022/02/marrone.mp4
Testo dell’esposto radicale alle Procure di Lucca e Torino:
18/09/2018 (da oltre quattro anni la Russia occupa illegalmente la Crimea e il Donbass ucraini)
Maurizio Marrone – che nel frattempo è stato estromesso dal Consiglio Regionale del Piemonte (non si era dimesso dal Cda di una partecipata regionale prima di candidarsi alle elezioni regionali) – dichiara testualmente, a proposito dell’abbattimento del volo di linea “Malaysian Airlines” nel luglio 2014 nei cieli dell’Ucraina orientale (abbattimento da Marrone imputato al governo ucraino):
“….Come Rappresentante della DNR (Repubblica Popolare di Donetsk, ndr) in Italia porterò un dossier contenente tutte queste prove all’attenzione del Ministero Esteri della Repubblica Italiana, con la richiesta ufficiale di interrompere qualsiasi relazione diplomatica con il governo ucraino: dopo anni di infamanti menzogne ai danni della Repubblica Popolare di Donetsk, è chiara finalmente la vocazione terroristica e stragista delle autorità di Kiev, che non si sono fatte scrupolo di eliminare i leader nemici con attentati dinamitardi, per ultimo il Presidente DNR Zakharchenko firmatario degli accordi di pace di Minsk, e addirittura di servirsi di killer dell’ISIS come sicari”.
Volo MH17 abbattuto dall’Ucraina. Marrone: interrompere relazioni con Kiev
27 aprile 2020 (da sei anni la Russia occupa illegalmente la Crimea e il Donbass ucraini)
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, nomina Maurizio Marrone (che nel frattempo è stato nuovamente eletto consigliere regionale, questa volta in modo regolare) assessore regionale agli “Affari legali e contenzioso e alla Cooperazione decentrata internazionale”.
Gli esponenti radicali Giulio Manfredi, Patrizia De Grazie e Daniele Degiorgis inviano nuovamente l’esposto del 2017 (vedi sopra), debitamente aggiornato, alle Procure di Lucca e di Genova (quest’ultima competente per l’inchiesta sui mercenari italiani nel Donbass). Nessuna risposta
4 marzo 2022 (dieci giorni prima Putin ha invaso nuovamente l’Ucraina)
Il Presidente Cirio raddoppia le deleghe dell’assessore Marrone, affidandogli anche l’importante settore delle “Politiche sociali”, su richiesta del portavoce regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Comba, all’epoca console onorario della Bielorussia in Piemonte.
Comba ha ricoperto l’incarico di console bielorusso ininterrottamente dal 2016. Non risulta agli atti una sola sua dichiarazione di presa di distanze dal dittatore Lukashenko.
Solo il 7 marzo 2022, dopo un’incessante campagna dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, in un’intervista a “la Stampa” Comba dichiara che si dimetterà.
Ad oggi il sito ufficiale del Ministero degli Esteri riporta ancora la carica di console onorario di Comba.
(link a sito aggiornato al 21/06/2022: https://www.esteri.it/it/ministero/rappresentanze-straniere/)
Fabrizio Comba è capolista al Senato per “Fratelli d’Italia”.
Tutto ciò premesso, rinnoviamo la richiesta al Presidente Cirio di togliere tutte le deleghe all’Assessore Maurizio Marrone e invitiamo Fabrizio Comba a confermare le sue dimissioni da console onorario della Bielorussia e a spendere almeno una dichiarazione a sostegno dell’opposizione democratica bielorussia, costretta dal dittatore Lukashenko all’esilio quando non reclusa in prigione e sottoposta ad ogni genere di vessazioni.
Torino, 21 settembre 2022
N.B.: Tutti i documenti citati nel testo sono reperibili su www.associazioneaglietta.it
https://www.associazioneaglietta.it/wp-content/uploads/2022/09/Fratelli-dItalia-o-Fratelli-di-Russia-e-Bielorussia.pdf