Boni: “Per il nostro sistema giudiziario evidentemente questa vita vale 24 euro”
Dichiarazione di Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani):
“72 non è un numero e basta, è la somma di 72 tragedie; il risultato terribile di singole vicende che dimostrano, ciascuna, quanto il sistema carcerario italiano sia non da riformare ma da trasformare. Il 2022 si avvia verso un record di morti per suicidio e non è un record di cui andare fieri. Una delle storie più tristi, una delle vicende umane che più pone il sistema giudiziario e carcerario sul banco degli imputati è quella di Tecca Gambe, 36 anni, originario del Gambia, arrestato e condotto in carcere a Torino per aver rubato cuffiette del valore di 24 euro. L’uomo ha fatto resistenza all’arrivo delle forze dell’ordine ed è scattato l’arresto e tutta la trafila. Dopo 48 ore questa persona si è tolta la vita. Una vita, una persona, che per il sistema giudiziario vale 24 euro. Lo stesso gestore del negozio a cui le cuffiette erano state sottratte e che ha chiamato la Polizia dice che se avesse avuto anche solo il sospetto di questo esito non l’avrebbe chiamata.
Da tempo immemore chiediamo, da Radicali, che il carcere non sia l’unica risposta. Questo caso esemplare ed emblematico ci sbatte in faccia la realtà. Le carceri sono discariche umane, mettiamo uomini in cella come polvere sotto il tappeto. Chi commette gravi crimini o chi ruba un paio di cuffiette e fa resistenza percorre lo stesso tragitto. Le vittime di questa violenza di stato sono spesso prive di ogni conoscenza del nostro sistema, non hanno appoggio concreto da parte di nessuno, non sanno nemmeno cosa gli stia succedendo, non conoscono i loro diritti.
È possibile aprire un dibattito laico sulla funzione del carcere? Chi con cognizione di causa e senza ideologismi è disponibile ad affermare che questo carcere svolge la funzione rieducativa e di reinserimento sociale prevista dalla nostra Costituzione? Chi?”