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ASS. AGLIETTA/RADICALI ITALIANI/CERTI DIRITTI/+EUROPA: ADERIAMO AL TORINO PRIDE, MA È PEGGIO NEGARE IL PATROCINIO O NON CHIEDERLO?

Anche quest’anno saremo al Torino Pride “Tacchi rotti eppur bisogna andar. Orfani di diritti”, un titolo profondamente azzeccato che non può che far pensare all’attuale situazione in cui si trovano le persone LGBTQIA+, ma anche a tutto ciò che in questi anni non è stato fatto dalle forze politiche che oggi si definiscono progressiste.

All’indomani delle dichiarazioni di Marco Alessandro Giusta su “L’Espresso”, ci chiediamo se sia peggio vedersi negato il patrocinio dalla Regione, come avvenuto a Roma, o se sia peggio non chiederlo nemmeno.

Il coordinamento del Torino Pride, infatti, rifiutandosi di rivolgersi alle forze politiche ignorando che la domanda viene posta all’Ente e non ai soggetti di maggioranza, rischia di mettere in cattiva luce le cause LGBTQIA+ e di precludere un dialogo con le istituzioni che, a prescindere da quali siano i loro rappresentanti, risulta indispensabile per poter raggiungere risultati concreti.

Viene inoltre offerto, in questo modo, l’alibi perfetto all’amministrazione piemontese, la quale, non avendo ricevuto richieste, non è tenuta a rispondere delle proprie posizioni. I diritti delle persone LGBTQIA+ hanno bisogno di superare la dicotomia destra/sinistra affinché siano tutelati, non giova alla causa prendere posizione prevenute sulla base dello schieramento politico dell’amministrazione. È un approccio simile a quello applicato l’anno scorso in occasione del Pride di Bologna, per il quale è stato intimato agli esponenti di Polis Aperta di non partecipare, dichiarando che le caserme sono luoghi di violenza omolesbobitransfobica, ma ignorando l’importante rappresentazione che questa realtà porta avanti.

Saremo al Pride con uno striscione che sottolineerà la nostra identità e ciò per cui ci battiamo: i diritti universali, in totale opposizione a chi vorrebbe reati universali. Sfileremo come Associazione radicale Adelaide Aglietta, Certi Diritti, +Europa e Radicali Italiani.