“Non comprendiamo il velato divieto del Coordinamento Torino Pride alla presenza al corteo di sabato delle bandiere nazionaliste (poi se ci spiegassero il significato meglio ancora) e del Patto Atlantico in nome di un sentimento pacifista, noi al contrario non siamo pacifisti a ogni costo e rivendichiamo la nonviolenza e il rispetto dello stato di diritto. Pur considerandolo profondamente antidemocratico non scendiamo nella provocazione. Potremmo disobbedire per obiezione di coscienza, ma preferiamo soprassedere nell’interesse delle lotte per i diritti delle persone LGBTQIA+, discriminate in Italia come in altri paesi, ma che rischiano il carcere e spesso la vita in alcuni Paesi che il Coordinamento preferisce ignorare o equiparare ad altri. Comunque sfileremo insieme alla comunità ucraina e a quella iraniana e porteremo le bandiere del Kyiv Pride, ci auguriamo che nessuno ci intimi di abbassarle. Se qualcuno riesce a trovare una bandiera del Pride di Mosca ce lo faccia sapere. Come sostiene Emma Bonino ‘Dove c’è Pride c’è pace’ ” dichiarano Lorenzo Cabulliese, Giorgio Maracich e Andrea Turi, coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta.