Giulio Manfredi (Giunta Radicali Italiani):
Venerdì 22 settembre, a mezzogiorno, trovandomi alla mia scrivania al Grattacielo della Regione Piemonte, ho assistito in diretta a come NON si deve fare l’evacuazione di dipendenti e visitatori dal grattacielo.
Sarebbe stato sufficiente che dagli interfoni presenti in tutti i piani venisse inviato un breve messaggio con l’invito a uscire dal grattacielo e con la spiegazione del motivo (guasto all’impianto antincendio).
Invece ci si è affidati al passaparola, senza che ci venisse comunicata alcuna spiegazione dell’ evacuazione (la comunicazione apparsa sull’Intranet regionale è stata messa a evacuazione avvenuta).
Questo accade nel grattacielo in cui sono stati affidati solo agli inizi di settembre i controlli sulla potabilità dell’acqua (senza che nei bagni vi sia alcun cartello informativo ne’ sulla pagina web istituzionale dedicata).
Questo accade nel grattacielo dove i 12 ascensori sono omologati per 16 persone ma si entra a malapena in 10 e non esiste una funzione sui display per poter indicare in quanti si sale.
Questo accade nel grattacielo in cui la Giunta Regionale deve ancora dire parole chiare sul rischio “legionella” e sul rischio “radon” e deve ancora rispondere alle PEC radicali sui chi paga i costi delle bonifiche dei terreni e delle falde acquifere (costi che impattano anche sul futuro “Parco della Salute”).
Su tutto questo il consigliere regionale Daniele Valle ha presentato recentemente ben tre interrogazioni (vedi link in calce).
…. Intanto va tutto bene Madama Cirio!