“Condanniamo fermamente l’organizzazione di un rito religioso, celebrato da un Imam all’interno degli spazi dell’Università di Torino, attualmente occupata da collettivi studenteschi in solidarietà con la Palestina. Ciò che è avvenuto rappresenta una grave violazione delle norme istituzionali e dei valori di laicità che contraddistinguono il sistema universitario pubblico – così in una nota Giorgio Maracich, Lorenzo Cabulliese e Daniele Degiorgis, coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta – Il tutto organizzato all’interno di un occupazione illegale che perdura da tempo, in cui l’ideologia anti-ebraica continua ad emergere e che contrasta radicalmente con i principi di inclusività e rispetto delle diversità che la nostra società deve promuovere. È tanto più inaccettabile che tali ideologie trovino spazio all’interno di un luogo dove il dialogo e il confronto politico dovrebbero essere di casa.
Dall’Associazione Aglietta arriva inoltre una profonda preoccupazione per le modalità discriminatorie con cui è stato condotto il rito religioso, durante il qual le donne presenti sono rimaste in disparte, separate da una rete, contro ogni principio di uguaglianza di genere che la nostra società difende e promuove, nel silenzio di molte associazioni femministe che aderiscono attivamente alle manifestazioni pro-Palestina.
“Invitiamo tutti gli studenti, il personale accademico e i cittadini a stigmatizzare questi avvenimenti, affinché l’Università di Torino possa tornare a essere un luogo di dialogo, confronto e crescita intellettuale accessibile a tutti. Gli eventi che si stanno ripetendo nelle università italiane ed estere servono solo ad aumentare la conflittualità nelle società occidentali e ad arare il terreno nel quale i sentimenti populisti e razzisti possono seminare le loro messi di odio e rancore”, concludono.