Questa mattina, dopo aver assistito al Lingotto all’evento dei MoDem, Igor Boni, esponente radicale torinese, ha rilasciato alla stampa la seguente dichiarazione:
La sintesi del commento che voglio fare dopo aver ascoltato il discorso di Valter Veltroni è semplicemente questo: benvenuto. Sul sistema elettorale maggioritario con collegi uninominali: benvenuto. Sulla elezione diretta del presidente degli Stati Uniti d’Europa: benvenuto. Sulla necessità di una riforma delle rappresentanze sindacali sul modello Ichino: benvenuto. Sulla necessità di un nuovo piano industriale e sul rigore nella spesa per ridurre il debito pubblico: benvenuto. Sulle citazioni di Ghandi e del Dalai Lama: benvenuto. Sui riferimenti ad Altiero Spinelli e a Piero Calamandrei: benvenuto. Sulla trasparenza nell’amministrazione e sulla legalità: benvenuto. Sulla non discriminazione in base ai comportamenti sessuali: benvenuto. A questi passi avanti di indubbio interesse, che vedono una parte del PD raggiungere convinzioni, idee, progetti e azioni che i Radicali – da soli – alimentano da decenni, manca uno dei pilastri di una democrazia: la parola laicità e la riaffermazione della laicità dello Stato. Manca infine, ed è la cosa più importante, che si affianchi a questa nuova riflessione politica un’azione degna di questo nome. Ad esempio, in tema di legalità, non si comprende come mai a Torino e in Piemonte, come a Milano e in Lombardia, il PD non sia insieme a noi per denunciare le patenti violazioni delle leggi dopo il ‘caso Formigoni’ (e le firme false del listino) e il ‘caso Giovine’ che ha prodotto la sconfitta di Mercedes Bresso alle scorse elezioni regionali.
Torino, 22 gennaio 2011