Torino/Radicali aderiscono a sit-in di oggi pomeriggo in Piazza Castello a sostegno del presidente Mattarella e a difesa della Costituzione. Auguri a Carlo Cottarelli per il suo difficile mandato.
L’Associazione radicale Adelaide Aglietta aderisce al sit-in che si terrà questa sera, alle 18:30, a Torino, in Piazza Castello (sotto la Prefettura), a sostegno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e a difesa della Costituzione.
Saranno presenti anche Igor Boni (Direzione Radicali Italiani) e Giulio Manfredi, che hanno dichiarato:
“Sempre, in tutta i suoi ormai sessant’anni di storia, il Partito Radicale si è contraddistinto per la difesa della Costituzione formale contro gli stravolgimenti operati dalla partitocrazia, che ha imposto spesso una Costituzione materiale, contraria e negatrice del dettato costituzionale.
Marco Pannella e Adelaide Aglietta difesero le prerogative costituzionali del Parlamento durante gli anni bui del terrorismo e del sequestro Moro. A noi tocca difendere la Costituzione in periodi che si annunciano altrettanto bui, con un Paese molto più diviso e senza bussola rispetto all’Italia di quarant’anni fa.
E difendere la Costituzione qui ed ora significa, innanzitutto, sostenere un Presidente della Repubblica la cui “colpa” è quella di aver rispettato alla lettera quanto previsto dall’art. 92, secondo comma, della Costituzione: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri”. La Costituzione è chiara: il premier designato “propone” ma è il Presidente della Repubblica a “nominare” i ministri con atto formale (decreto del Presidente della Repubblica) da lui firmato. Il diritto di nomina presuppone il diritto di “non nominare” ministri ritenuti non opportuni; i predecessori di Mattarella si sono avvalsi di questa possibilità con governi di diverso orientamento politico (Scalfaro e Ciampi si opposero alla nomina rispettivamente di Previti nel primo governo Berlusconi e di Maroni nel secondo governo Berlusconi, Napolitano si oppose alla nomina di Gratteri nel governo Renzi).
Le accuse del Movimento 5 Stelle e della Lega (che, diciamolo, non ha minacciato la messa in stato di accusa di Mattarella) sono del tutto ingiustificate e del tutto nefaste, perché aumentano le lacerazioni in un Paese già profondamente diviso al suo interno fra Nord e Sud, giovani e vecchi, garantiti e non garantiti.
I radicali scenderanno, dunque, in piazza, ancora una volta, a difesa della Costituzione e a sostegno del Presidente della Repubblica. E non possiamo non rivolgere un convinto augurio di buon lavoro a Carlo Cottarelli, impegnato in un tentativo difficilissimo ma doveroso nei confronti di tutti gli italiani.