Igor Boni (coordinatore +Europa) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Apprendiamo che questa mattina la prima Commissione del Consiglio Regionale ha deciso di consultare online tutti i soggetti istituzionali sulle diverse proposte presentate per riformare la legge elettorale regionale.
Ricordiamo al presidente e a tutti i membri della Commissione che sul tavolo c’è anche la proposta di riforma in senso uninominale, presentata il 7 gennaio 2015 da 15 cittadini piemontesi (primo firmatario: Gloria Benincasa – secondo firmatario: Igor Boni), ai sensi dell’art. 85 dello Statuto della Regione Piemonte. I cittadini presentatori chiedono una riforma della legge elettorale regionale incardinata sui seguenti capisaldi: mantenimento dell’elezione diretta del Presidente della Regione; abolizione del listino collegato al candidato alla presidenza; suddivisione dell’intero territorio regionale in 50 collegi uninominali nei quali eleggere, con sistema maggioritario, un consigliere per collegio, seguendo un criterio che contemperi il numero di abitanti con l’estensione territoriale.
Gli artt. 113 e 114 del Regolamento consiliare prescrivono che la Commissione esamini la petizione entro il termine di 45 giorni dalla ricezione e trasmetta una relazione al Consiglio Regionale, che esamina a sua volta la proposta della Commissione entro 90 giorni dalla presentazione della petizione. Non solo: “Il Presidente del Consiglio trasmette copia integrale delle conclusioni della Commissione o della eventuale deliberazione del Consiglio al primo firmatario e lo informa del relativo svolgimento. Le conclusioni del Consiglio vengono rese note attraverso le pubblicazioni della Regione” (art. 114 del Regolamento).
Da tre anni e mezzo non ci è pervenuta dal Consiglio Regionale alcuna comunicazione sull’iter della nostra petizione, nonostante ripetuti solleciti (l’ultimo presentato formalmente il 19 aprile 2018, con nota inviata al Presidente Prima Commissione, al Presidente Consiglio Regionale e all’Ufficio di Presidenza).
Richiediamo che i presentatori della petizione siano auditi, in zona Cesarini, dalla Prima Commissione e che siano espletati poi tutti i passaggi previsti dal Regolamento regionale.