“Per gli Stati Uniti d’Europa, contro i nazionalismi”: domani mobilitazione europea (13-10.org). A Torino flash mob in Piazza Castello sotto la Prefettura dalle 11:00 alle 13:00. Saranno distribuite bandiere dell’Unione Europea.
Domani, sabato 13 ottobre, si terrà la mobilitazione europea “13-10.org”, lanciata da alcune città tedesche, che ha l’obiettivo di portare nelle piazze di 100 città europee ben 5 milioni di cittadini, uniti nella richiesta di un’Unione Europea forte, coesa e solidale, contro nazionalismi, xenofobia e razzismo.
A Torino si terrà un flash mob in Piazza Castello, sotto la Prefettura, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, promosso da “+Europa Torino”, “Torino Possibile” e da Daniele Viotti (europarlamentare PD).
Durante il flash mob saranno distribuite ai cittadini bandiere dell’Unione Europea e saranno raccolte le firme per “welcomingeurope.it-Per un’Europa che accoglie”.
Al flash mob saranno presenti, tra gli altri, Silvja Manzi (amministratrice di +Europa e tesoriere di Radicali Italiani) e Igor Boni (coordinatore “Gruppo + Europa Torino”), che hanno dichiarato:
“Fino ad oggi abbiamo assistito a una situazione paradossale: coloro che lavorano ogni giorno per dividere ed indebolire l’Unione Europea (Salvini, Le Pen, Orban) sono stati i più attivi nel promuovere alleanze fra loro, “internazionali nere”, contatti e sinergie. Le forze europeiste, ma anche semplicemente le singole persone che vogliono “più Europa” e non intendono tornare indietro (la stragrande maggioranza in tutta Europa), sono rimaste alla finestra a guardare, preoccupate ma inerti.
Da domani si cambia: grazie all’impulso arrivato dalla Germania – il Paese che, grazie anche alla sua storia, ricorda ancora molto bene tutte le aberrazioni prodotte dal mix “nazionalismo+intolleranza” – a scendere in piazza, a cercare di organizzare un’ “internazionale europeista”, sempre più drammaticamente urgente e necessaria, saranno i cittadini europei che credono nei valori fondativi dell’Unione Europea.
E’ un primo, fondamentale, passo. Altri dovranno essere compiuti, perché, come ammonisce il “manifesto di Ventotene”: “La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà!”.