Tutti gli attori, dall’Appendino al Comitato per il SÌ, dovranno confrontarsi con i referendum.
Radicali Italiani e +Europa Torino hanno depositato presso il Comune di Torino la richiesta di referendum comunale consultivo sulla TAV, con in calce le firme di 991 cittadini torinesi (ne occorrevano 300), raccolte sabato scorso nel corso della manifestazione in Piazza Castello, analoga richiesta referendaria è stata presentata presso gli uffici della Città Metropolitana di Torino.
di Silvja Manzi, Segretaria di Radicali Italiani
Grazie alle centinaia di persone che sabato hanno letteralmente sommerso i nostri banchetti di raccolta firme, da ieri sul tavolo della Tav ci sono ben due richieste di referendum. Il dibattito politico sull’argomento non può far finta di non vederle; sia la sindaca Appendino sia il Comitato “Sì, Torino va avanti” dovranno confrontarsi con la proposta referendaria.
Invitiamo gli organi di informazione a seguire l’iter delle richieste referendarie. Sarà interessante capire, da un lato, se i tanti sbandierati proclami alla partecipazione popolare del M5S troveranno puntuale riscontro nell’indizione del referendum e in un’adeguata opera d’informazione (quanto accaduto a Roma con l’amministrazione Raggi sul referendum ATAC è emblematico).
Dall’altro lato, sarà interessante vedere se il neonato movimento Sì Tav saprà andare oltre gli slogan di piazza e fare proprio lo strumento referendario, difendendolo dagli attacchi e dalle strumentalizzioni.